Economia

Commercio. Saldi, 15 milioni di famiglie pronte agli acquisti. Spesa media: 202 euro

Paolo Pittaluga sabato 6 luglio 2024

I saldi a Milano

Per Confesercenti oltre un consumatore su due comprerebbe almeno un capo, per un giro d’affari di oltre 3,5 miliardi. Secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia spenderà in media 202 euro Milano Il grande giorno, atteso da tanti, quello dei saldi è giunto. Sono partiti oggi lungo l’intero Stivale, tranne che in Trentino Alto Adige. Un momento sempre atteso, che non pare condizionato da cambiamenti climatici - che loro forza alterano le date degli acquisti stagionali - né da quelle circostanze ideate ad hoc per stimolare i consumi.

Ci si muove in un contesto un po’ in chiaroscuro: la fotografia del Belpaese ferma un’istantanea dove vanno bene le vendite ma la ripresa dei consumi è lenta. Lo confermano le stime Istat sul primo trimestre dell’anno: tra gennaio e marzo, a fronte di un aumento del reddito disponibile del 3,5% sul trimestre precedente, solo in minima parte eroso dall'inflazione (0,2 punti), la spesa delle famiglie è aumentata appena dello 0,5%. Questo significa che della crescita di 9,1 miliardi del potere d’acquisto solo 1,6 miliardi sono stati effettivamente destinati a nuovi consumi. E allora, basterà lo stimolo dei prezzi super ribassati a cambiare queste dinamiche? Difficile dirlo anche se i saldi sono un’attrazione per molti irresistibile, perché l’acquisto di un capo, magari necessario ma troppo caro, ora è possibile visto che costa meno, se non poco.

Come sempre a fare previsioni ci pensano le associazioni di categoria. Per Confesercenti oltre un consumatore su due - il 55%, ma era il 61% nel 2023 - acquisterebbe almeno un capo, per un giro d’affari complessivo stimato in oltre 3,5 miliardi. Secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio saranno oltre 15 milioni le famiglie che acquisteranno capi scontati: ognuna spenderà in media 202 euro, pari a 92 euro pro capite. Se l’operazione coinvolge tutto il Paese i periodi sono invece diversi. Le vendite promozionali più brevi in Lazio (6 settimane) e Liguria (fino al 19 agosto), quelle più lunghe in Val d’Aosta ( fino al 30 settembre). In Puglia e Sicilia termineranno il 15 settembre, e poi tutte insieme Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana, Umbria (60 giorni dal 6 luglio).

La Basilicata finirà il 4 settembre, mentre Marche, Piemonte e Veneto il 30 agosto. A Trento invece i saldi saranno per 60 giorni in periodo libero. In Alto Adige dal 16 luglio al 19 agosto ma in date diverse in molte località di vacanza. Allora via agli acquisti, magari grazie anche all’aiuto delle quattordicesime arrivate da poco nelle tasche di circa 8 milioni di italiani.

Una boccata d'ossigeno importante anche perché Confcommercio ha segnalato che di 24 negozi di moda che chiudono ne riapre soltanto la metà. Comunque il comparto rimane una fetta importante del mercato del retail che, secondo gli ultimi dati di Confimprese, muove complessivamente 445 miliardi di fatturato. Resta la curiosità di capire su cosa saranno concentrati gli acquisti: in base ai sondaggi, i principali oggetti sono le calzature: sneaker in cime alla lista dei desideri ma anche ballerine, sandali e calzature tecniche, seguono tshirt e top e al terzo posto, pantaloni e gonne. Nella top ten ci sono anche abiti e vestiti e camicie, poi costumi e moda mare, pigiami/camicie da notte e infine borse. L’ultima annotazione riguarda le possibili truffe: Commercianti e consumatori, al riguardo, consigliano di conservare lo scontrino; sapere che la merce si può cambiare; che è sempre possibile pagare con il Pos e che è meglio diffidare degli sconti troppo alti. © RIPRODUZIONE RISERVATA