Economia

Conti. L'Italia convince le agenzie di rating: S&P conferma, Fitch migliora l'outlook

Redazione economia venerdì 18 ottobre 2024

Il ministro Giorgetti alla conferenza stampa per la presentazione della legge di bilancio, il 16 ottobre 2024

I conti dell’Italia sono messi meglio di quanto possa sembrare. O almeno è questo quello che fanno pensare i giudizi delle agenzie di rating arrivati a tarda sera. S&P ha confermato il suo giudizio sul debito italiano, con un giudizio BBB/A-2 e outlook stabile, mentre pochi minuti dopo anche Fitch ha annunciato una conferma del rating italiano al livello BBB, con un outlook che però migliora, da stabile a positivo. Le Borse avevano già mostrato ottimismo sui giudizi in arrivo: lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi ha chiuso sotto i 118 punti base, ai minimi degli ultimi tre anni.

Il giudizio di S&P

Secondo l’agenzia di rating americana nel periodo 2024-2027 il Pil italiano crescerà in media dell’1% all’anno, con un ritmo migliore di quello del periodo pre-pandemia. Ma il merito è di fatto esterni e temporanei: «L’Italia si trova ancora ad affrontare sfide strutturali economiche sostanziali che probabilmente riemergeranno quando verranno meno sia lo stimolo derivante dall’incentivo fiscale “Superbonus” per le ristrutturazioni residenziali sia i fondi NextGeneration Eu» ricorda S&P.

A livello di conti pubblici l’agenzia di rating prevede che il deficit rientri sotto il 3% del Pil e che il bilancio primario (cioè la differenza tra entrate e uscite senza contare la spesa per gli interessi sul debito) tornerà ad essere in attivo dal 2025. Il debito però continuerà a salire per le spese del Superbonus.

S&P ricorda anche che a dare forza all’Italia c’è la situazione finanziaria di imprese e famiglie, che sono poco indebitate. In particolare l’agenzia nota che la ricchezza privata delle famiglie è pari a 2,1 volte il Pil, che è ancora l’ottavo Prodotto interno lordo maggiore del mondo.

Il problema principale dell’economia italiana è la crisi demografica, scirve S&P, un declino che «comporterà probabilmente una contrazione della forza lavoro, che peserà sul PIL nel lungo periodo. Questa tendenza può essere parzialmente controbilanciata dall’immigrazione, ma quest’ultima è una questione politicamente sempre più controversa in Italia e in Europa».

Il giudizio di Fitch

Il miglioramento del giudizio di Fitch è figlio di una positiva valutazione dei piani del governo sui conti pubblici. «Le prospettive positive riflettono che la recente performance fiscale più forte e l’impegno nei confronti delle regole fiscali dell’Ue indicano una potenziale riduzione dei rischi fiscali e finanziari a medio termine derivanti dai livelli di debito eccezionalmente elevati dell’Italia – scrive l’agenzia –. Ciò è rafforzato dai segnali di una crescita potenziale più forte e di un contesto politico più stabile».

Fitch nota anche che sono migliorati i numeri della raccolta delle tasse, tanto che prevede che già nel 2024 l’Italia otterrà un avanzo primario di bilancio. Anche la stabilità politica è indicata dall’agenzia americana come un fattore che può aiutare il consolidamento fiscale.

Facendo il bilancio delle sue valutazioni, Fitch sottolinea che «il rating dell’Italia è supportato dalla sua economia ampia, diversificata e ad alto valore aggiunto, dall’appartenenza all’eurozona e da istituzioni forti rispetto alla mediana del gruppo di pari. Queste caratteristiche del credito sono bilanciate da fondamentali macroeconomici e fiscali deboli, in particolare da un debito pubblico molto elevato e da un potenziale di crescita economica contenuto».