Roma è la prima provincia in Italia per numero di aziende 'in rosa' registrate: oltre 95mila (95.727 al 30 giugno 2015). Imprese che sono cresciute, in questi anni, nonostante la grave crisi economica che ha colpito il nostro sistema produttivo. Negli ultimi sei mesi, infatti, nell’area metropolitana romana, le imprese femminili hanno registrato una crescita di quasi 1.000 unità (+0,9%), a fronte di un aumento medio nazionale molto più bassa (+0,3%). Sono i dati diffusi dalla Camera di commercio di Roma. In assoluto, tuttavia, nel territorio, la quota delle imprese femminili sul totale è più bassa rispetto alla media nazionale: sono, infatti, il 20,1% del totale delle imprese romane, contro il 21,6% della media italiana. Nella regione, al 30 giugno 2015, le imprese femminili sono 137.617: un dato che porta il Lazio sul podio, dietro la Lombardia (173.935) e davanti alla Campania (130.285)."Grazie al Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile - spiega
Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di commercio di Roma - la nostra istituzione mette in atto un’azione strategica finalizzata ad aiutare il consolidamento e la crescita delle attività imprenditoriali delle donne sul nostro territorio. Il nostro principio ispiratore - sottolinea - è quello di valorizzare le eccellenze imprenditoriali del territorio, fornendo un contributo fattivo sui temi che sono al centro dell’attività di impresa, come l’accesso al credito, l’informazione, la formazione manageriale, lo start-up. Si tratta di un lavoro particolarmente importante. Siamo convinti, infatti, che un maggior coinvolgimento delle donne nei processi di sviluppo possa dare maggiore impulso a tutto il sistema economico e sociale”.La Camera di commercio di Roma, grazie al bando Start Up, ha stanziato un fondo di 400mila euro finalizzato all’abbattimento dei costi dei servizi riguardanti l’avvio d’impresa. Attualmente, l’istituzione camerale ha integrato l’originario stanziamento portandolo a 550mila euro. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con i Csa (Centri servizi per l’artigianato) e i Cat (Centri di assistenza tecnica) delle principali associazioni di categoria regionali, prevede la sottoscrizione di una convenzione che disciplina i servizi offerti ai futuri imprenditori e le relative tariffe da applicare.Per ciascun aspirante imprenditore, che avrà costituito e iscritto presso la Camera di commercio di Roma una nuova impresa, sarà riconosciuto un abbattimento dei costi dei servizi medesimi fino al tetto massimo di 2.500 euro oltre Iva (elevato di ulteriori 500 euro nel caso di società di capitali).