Test. In Finlandia il reddito di base non ha spinto a cercarsi un lavoro
(Daria Shevtsova for Pexels)
L’esperimento della Finlandia con il reddito di base, considerato una delle più interessanti sperimentazioni di sistemi innovativi di sostegno al reddito, non ha dato i risultati sperati. Per due anni, dal primo gennaio del 2017 al 31 dicembre del 2018, 2000 disoccupati finlandesi scelti a caso hanno ricevuto un reddito mensile di 560 euro esentasse. L’assegno veniva pagato sia a chi cercava lavoro sia a chi preferiva starsene a casa a far niente. Chi riusciva a trovare un’occupazione, ha continuato a ricevere i 560 euro per tutta la durata dell’esperimento.
L’obiettivo era esplorare forme di sostegno innovative per rispondere ai cambiamenti nel mondo del lavoro e, in particolare, alla disoccupazione provocata dallo sviluppo dei robot industriali e di altri sistemi di automazione. Nello stesso tempo il reddito di base consentiva di semplificare il sistema di welfare finlandese, riducendone la burocrazia e il rischio di disincentivazione della disoccupazione.
I primi risultati, ha annunciato l’8 febbraio il ministro degli Affari Sociali e della Sanità Pirkko Mattila, non sono positivi dal lato occupazionale. Il comportamento dei 2mila destinatari del reddito di base è stato confrontato con quello di 170mila disoccupati rimasti nel tradizionale sistema di welfare. «Chi ha ha ricevuto il reddito di base non ha trovato lavori migliori o peggiori di chi è rimasto nel sistema tradizionale» ha spiegato Mattila ammettendo che è stato un risultato modesto. Ci sono stati miglioramenti a livello di salute, però: «Il loro benessere percepito era migliore rispetto a quello del gruppo di controllo – continua Mattila –. Chi ha ricevuto il reddito di base aveva meno sintomi da stress, problemi di salute, di memoria e di concentrazione. I risultati mostrano che chi ha ricevuto il reddito di base ha anche più fiducia nel suo futuro ed è convinto di avere opportunità di influenzare la società».
Altri risultati sul reddito di base finlandese saranno pubblicati in primavera, mentre una valutazione complessiva sarà completata fra un anno. In ogni caso il governo finlandese considera utile la sperimentazione: «Riformare il sistema sociale è una questione decisiva. L’esperimento offre informazioni utili al dibattito che non avremmo potuto avere se non lo avessimo fatto».