L'accordo contestato. Contratto rider, Assodelivery: salvati 30mila lavoratori
E' sempre scontro sul primo contratto dei rider frimato da Ugl e Assodelivery
Il contratto contestato dei rider è in vigore da oggi. Esultano le piattaforme del food-delivery e il sindacato Ugl che hanno siglato l’accordo il mese scorso. Protestano e chiedono un cambio di rotta i collettivi di rider e i sindacati autonomi, con il ministro del Lavoro Catalfo che annuncia la convocazione delle parti per ricomporre la frattura.
«Con il nuovo contratto dei rider che entra in vigore oggi sono stati salvati 30.000 lavoratori e un miliardo di fatturato del settore della ristorazione» esulta Matteo Sarzana, Presidente di AssoDelivery e general manager di Deliveroo Italy. «Questo è il solo contratto collettivo esistente nel settore del food delivery, nel quale AssoDelivery rappresenta oltre il 90% delle imprese» aggiunge Sarzana. Per Paolo Capone, segretario generale dell'Ugl il contratto, l’unico in Europa specifico, recepisce quanto stabilito dal governo: «fissa un compenso minimo pari a 10 euro per ora lavorata, riconosce un incentivo minimo orario di 7 euro nelle città di nuova apertura, un'indennità per maltempo, festività e lavoro notturno e bonus per consegne effettuate, pari a 600 euro ogni 2.000» e prevede «dotazioni di sicurezza gratuite, obbligo di formazione, di copertura assicurativa e azioni di contrasto al fenomeno del caporalato».
E mentre i rider, sostenuti dai sindacati confederali, con la protesta della scorsa settimana, tornano a chiedere l’applicazione del contratto nazionale della logistica o del commercio con le tutele da dipendenti, il governo promette di riaprire il confronto. «Registriamo che c'è stato questo accordo parallelo che non va nella direzione auspicata dalla norma. Per questo ho deciso di riconvocare tutte le parti, comprese Assodelivery e Ugl, per mercoledì prossimo con l'obiettivo di arrivare ad un vero contratto in linea con il dettato normativo e condiviso dai rider» spiega, intervistata dal Manifesto, il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo.