Economia

Randstad. Così si ricercano e formano talenti

sabato 29 marzo 2014
Nelle aziende, prendono piede gli Hr Service Center, centri di localizzazione regionale impegnati non solo nelle funzioni amministrative, ma anche nelle attività di selezione e formazione del personale. E oggi la sfida per ricercare e formare i talenti, riducendo i costi e migliorando le performance, è l'integrazione dei centri di servizi Hr nel sistema di gestione delle risorse umane, insieme a sistemi avanzati di recruitment process outsourcing. Se ne è parlato al convegno Cos'è un Hr Service Center: il futuro che è già presente, organizzato da Randstad a Milano.Negli ultimi dieci anni, infatti, il ripensamento in chiave strategica della funzione risorse umane delle aziende ha dato il via alla centralizzazione di alcune attività Hr, innanzitutto per ridurre i costi operativi e poi per rispondere alla crescente richiesta di flessibilità e di contaminazione tra diverse realtà nazionali. Così, si sono affacciati i primi Hr Service Center, impegnati innanzitutto in funzioni amministrative come relocation services, gestione benefits, gestione dei dati amministrativi dei dipendenti, payroll.Oggi - sulla scia di un'espansione generale del modello degli 'Shared Service Centre' anche in realtà aziendali di minori dimensioni - gli Hr Service Center stanno gradualmente estendendo il loro focus anche nelle attività operative della selezione, come il pre-screening dei cv, la preparazione dei contratti e dei documenti per assunzioni, e in quelle della formazione, come l'iscrizione e l'organizzazione logistica dei corsi."L'adozione di un modello organizzativo basato sull'Hr Service Center - ha spiegato Fabio Costantini, chief operations officer Randstad Hr Solutions - è in grado di portare benefici importanti alle aziende. Innanzitutto, il maggior coinvolgimento del dipendente nella gestione dei processi Hr attraverso appositi portali web, con il miglioramento della customer experience e della soddisfazione sui servizi offerti dalle risorse umane". "Poi, la possibilità di usufruire di economie di scala sul recruitment, la massima trasparenza nel monitoraggio del budget e del 'Roi', nonché la liberazione dei professionisti Hr da attività operative per concentrarsi sugli obiettivi strategici del loro ruolo. La sfida oggi è pensare gli Hr Service Center come un elemento stabile del sistema di gestione della funzione Hr", ha aggiunto.Per ottenere i risultati prefissati nell'adozione di questo modello, infatti, è necessario seguire alcune accortezze. Bisogna definire correttamente le attività da accentrare nell'Hr Service Center, adottare un'interfaccia (l'Hr Portal) integrata con tutti gli altri database Hr Management e delineare in modo chiaro processi, procedure e responsabilità al momento del trasferimento delle attività, ma anche i Kpi/Sla e i metodi di valutazione dell'efficacia del servizio. Inoltre, non bisogna dimenticare il change management, ovvero la formazione ai dipendenti sui nuovi sistemi e specifici training ai line manager, per supportarli nella presa in carico delle nuove attività.Un caso di successo? Quello di Discovery Italia Spa. In occasione del convegno, Paola Casartelli, Hr Director Southern Europe di Discovery Italia, operating company del gruppo Discovery Communications, ha presentato la sua esperienza in cui, all'attività su payroll e recruitment dell'Hr Service Center globale, si è integrato il supporto del servizio italiano Rpo di Randstad.Il recruitment process outsourcing, servizio offerto in Italia da Randstad Hr Solutions e a livello mondiale da Randstad SourceRight, consente alle aziende che lo scelgono di avere on site consulenti Randstad in grado di gestire secondo i processi propri dell'azienda cliente attività di ricerca e selezione per l'azienda presso cui operano, garantendo alta qualità dei candidati ed efficienza nei volumi di selezioni gestite.Un'offerta presentata da Fabio Costantini, chief operations officer Randstad Hr Solutions, e da Dan Ferrandino, director business development Emea Randstad.