Economia

Ricerca. L'inglese, questo sconosciuto: italiani ultimi in Europa

mercoledì 24 ottobre 2012
Gli italiani sono all’ultimo posto in Europa nella conoscenza della lingua inglese. È quanto emerge dalla ricerca condotta da EF Education First, l'organizzazione internazionale specializzata in corsi di lingua all’estero e vacanze-studio. Questa ricerca – denominata EF EPI (English Proficiency Index) – ha elaborato le risposte ad un questionario di ben 1,7 milioni di adulti in 54 Paesi del mondo nel triennio 2009-2011. I risultati indicano che l’Italia si colloca al 24° posto per la padronanza dell’inglese, in coda a tutti i Paesi dell’Unione Europea. Dalla ricerca di EF, emerge anche che le donne italiane parlano l’inglese meglio degli uomini. Un buon livello di competenza linguistica è stato riscontrato in Friuli Venezia Giulia, mentre è molto basso in Calabria. Questa è la seconda edizione dell’EF EPI, dopo quella pubblicata lo scorso anno: è la più ampia ricerca comparata in questo settore a livello internazionale ed è basata su un test di grammatica, vocabolario, lettura e comprensione orale della lingua. Nella classifica dei 54 Paesi in esame, al primo posto si colloca la Svezia (con un EPI, l’indice di conoscenza dell’inglese, di 68,91), seguita dalla Danimarca (67,96) e dai Paesi Bassi (66,32). L’Italia è al 24° posto (con un indice di 54,01) e perde una posizione rispetto alla ricerca dell’anno scorso (era al 23°, ma è stata superata dalla Spagna), migliorando comunque il suo livello medio di competenza linguistica (l’indice era 49,05). Nell’area continentale europea, peggio del nostro Paese si sono posizionate solo la Russia (52,78) e la Turchia (51,19). Netta la differenza tra i sessi nella conoscenza dell’inglese: le donne battono gli uomini in Italia (55,72 contro 52,16), ma anche in Europa (61,24 contro 59,94) e nel mondo (53,90 contro 52,14).  La ricerca EF EPI scatta anche una dettagliata fotografia della competenza linguistica nel nostro Paese. Al primo posto, si è collocato il Friuli Venezia Giulia, l’unica regione della penisola con un buon livello di conoscenza dell’inglese (con un indice del 59,19, simile a quello registrato da Germania e Polonia), seguito dalla Lombardia (57,38) e dal Lazio (56,03). All’ultimo posto tra le regioni, si è invece collocata la Calabria (con un indice di 47,88), che ha fatto registrare una capacità linguistica simile a quella del Venezuela o della Siria. Per quanto riguarda invece le città, la posizione migliore è quella di Milano (58,60), mentre peggiore è la situazione di Roma (57,44) e di Napoli (55,62), che hanno comunque fatto registrare livelli migliori della media italiana. “Questa nuova edizione della nostra ricerca sulla competenza nella lingua inglese mette a fuoco alcuni aspetti interessanti, sia da un punto di vista socio-culturale che economico - ha dichiarato Natalia Anguas, amministratore delegato di EF Italia -. In particolare, i dati indicano che il livello di istruzione in inglese degli italiani è al di sotto degli altri Paesi europei e rende gli adulti meno competitivi sul mercato del lavoro. L’Italia non può permettersi una forza lavoro non adeguatamente preparata”.