Ricerca Hermes Im. Le aziende con virtù sociali performano meglio
Geir Lode
Sviluppare modelli di business sostenibili paga anche in termini di performance: le aziende più attente ai fattori Esg (Environment, ambiente, Social, sociale e Governance, modello di gestione) ottengono infatti risultati migliori dei concorrenti. Lo rivela l’indagine "Esg Investing: A Social Uprising" della casa di gestione Hermes Investment Management, che ha preso in esame l’impatto dei fattori Esg sulle performance delle azioni incluse nell’indice Msci World nel periodo compreso tra 31 dicembre 2008 e il 30 giugno 2018.
Lo studio ha rivelato che sul fronte della responsabilità sociale le realtà con caratteristiche buone o in via di miglioramento hanno in media realizzato una performance migliore di circa 15 punti base al mese rispetto ai concorrenti con ranking inferiori. Per quanto riguarda invece la governance, le società che ne vantano una buona o in via di miglioramento hanno mediamente sovraperformato di 24 punti base al mese i competitor con una governance povera o peggiore; infine, per quanto riguarda l’ambiente non ci sono evidenze che le società con caratteristiche attraenti dal punto di vista ambientale abbiano sottoperformato rispetto al mercato. «Abbiamo condotto questa ricerca già due volte, nel 2014 e nel 2016, e, nonostante l’evidenziazione di un legame tra corporate governance e rendimenti, questa è la prima volta che vediamo un legame statistico tra le pratiche sociali e la performance di un’azienda», ha sottolineato Geir Lode, responsabile dell’azionario globale di Hermes Investment Management. «L’applicazione dei criteri Esg nell’investimento è diventata ormai una regola. Tuttavia, la natura intangibile dei fattori sociali ha reso difficile agli investitori quantificare e comprendere questo elemento, ritardandone la presa in considerazione».
A questo fine, particolarmente efficace si è mostrato l’indicatore sulla governance: dall’inizio del 2009 le aziende ben governate tendono a sovraperformare le aziende mal governate. Tuttavia, negli ultimi 12 mesi la tendenza si è invertita, con imprese mal governate che hanno avuto spesso performance migliori di quelle ben governate. Secondo Lode, si tratta in particolare di «aziende con una crescita iperbolica, che sono tipicamente nella fase iniziale del loro ciclo di vita e che stanno registrando tassi di crescita stellari. In qualità di aziende relativamente giovani e dirompenti, queste spesso non soddisfano gli standard Esg tradizionali e ottengono un punteggio piuttosto basso sui fattori di governance. Infatti, tre dei cinque Faang (Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google, ndr) si trovavano nel più basso decile della classifica in termini di governance fino ad aprile 2018». Secondo Lode, «dalla nostra prima analisi nel 2014, l’integrazione Esg si è evoluta diventando un concetto di investimento in tutta l’industria e le questioni ambientali e di governance non sono mai state messe in dubbio. È quindi incoraggiante vedere che le tematiche Esg contano per le aziende e per gli investitori. È tempo che questo sia riconosciuto».