Dopo il crollo verticale dei fatturati a causa della crisi e dell’accanimento fiscale (-88% tra il 2008 e il 2012; contributo al Pil nazionale scivolato dal 13,2% del 2007 al 3,6% del 2013), il settore nautico segnala la ripresa della domanda estera, soprattutto da parte di Usa, Russia e Medio Oriente. Si rianima così il mercato del lavoro, anche se in maniera selettiva: "Le aziende richiedono professionisti esperti, che sappiamo gestire la produzione e che possano occuparsi anche in alcuni casi del rapporto con i clienti - spiega
Lorenzo Selmi, manager della società di headhunting Tchnical Hunters -. Inoltre diventa indispensabile la conoscenza delle lingue, dato che il 90% della produzione riguarda l’estero, dove vi è una richiesta crescente sia in ambito civile sia militare". I profili più richiesti sono quelli del
responsabile della produzione e del
responsabile della logistica. Nei cantieri navali, il responsabile produzione si occupa dello sviluppo della linea e della gestione delle risorse in produzione. Ha una formazione di tipo ingegneristico, con una laurea di Ingegneria navale o una solida esperienza nel settore, e la retribuzione annua lorda, con almeno dieci anni di esperienza, è intorno agli 85mila euro. Il responsabile della logistica, invece, si occupa di gestire gli acquisti, la logistica del magazzino e l'approvvigionamento della linea. Ha sempre una formazione di tipo ingegneristico, con laurea di Ingegneria navale o solida esperienza nel settore, e la retribuzione annua lorda, con almeno otto anni di esperienza, è intorno ai 55mila euro.