Renault. Un italiano a Parigi, De Meo prende il volante
Luca De Meo, nuovo ad di Renault
Da oggi c'è un italiano a Parigi, lo ha scelto Renault per affidargli l'incarico di amministratore delegato del marchio che ha bisogno di ordine e idee nuove. Per il mondo dell'automotive, Luca De Meo è probabilmente il manager più brillante espresso negli ultimi anni, ex enfant prodige, ex pupillo di Marchionne, e l'uomo che ha studiato il battesimo della nuova 500, l'auto che ha rilanciato l'immagine della Fiat nel mondo. Poi Volkswagen lo ha “rapito”, affidandogli dopo qualche anno nel board di Audi, il compito di trasformare Seat in un marchio solido e redditizio. Operazione compiuta pure questa, con numeri e tempi tali da convincere il consiglio di amministrazione di Renault che fosse proprio lui il candidato giusto. De Meo entrerà ufficialmente in carica l'1 luglio, a causa dei termini del contratto di non concorrenza che aveva firmato con Volkswagen.
La nomina arriva nel momento in cui la casa automobilistica francese cerca di riparare la frattura con il partner Nissan e risolvere i disordini della gestione dopo l'arresto dell'ex capo dell'Alleanza, Carlos Ghosn. Per De Meo, 52 anni, milanese d'adozione, che ha lasciato Seat il 7 gennaio scorso proprio in prospettiva di questo nuovo salto in alto di carriera, in realtà si tratta di un ritorno alla società dove ha mosso i primi passi nel settore più di 25 anni fa. Sostituisce Clotilde Delbos, che subentra come Ceo ad interim dopo che a ottobre è stato estromesso Thierry Bollore. Il manager italiano aveva iniziato la sua carriera nell'industria automobilistica proprio a Boulogne-Billan nel 1992, subito dopo la laurea alla Bocconi. Ci rimane sei anni prima di passare alla Toyota, dove guida al successo la Yaris. Nel 2002 arriva per De Meo lo sbarco in Fiat come direttore marketing della Lancia. La campagna vincente della nuova Ypsilon e poi della Musa convince Sergio Marchionne, che nel frattempo è diventato amministratore delegato, a portarselo in squadra. Sono anni di grandi successi di mercato, a partire dal fortunato lancio della nuova Fiat 500. Con Marchionne nasce un legame forte, che culmina nel 2007 con l'ingresso di De Meo, all'epoca 40enne, nel board del Gruppo con la responsabilità del marketing di tutti i marchi. Oltre agli incarichi di amministratore delegato di Abarth e Alfa Romeo. Nel 2009 arriva però il divorzio. La Volkswagen lo chiama per nominarlo capo del marketing. Marchionne si dice "dispiaciuto" e più tardi ammetterà di aver forse sbagliato non tentando di trattenerlo.
Anche in Germania la sua carriera non si ferma, prima con l'ingresso nel Cda di Audi, e poi nel 2015 con la presidenza di Seat. Ora arriva la nuova sfida francese, proprio con quella Renault che con Fca ha trattato a lungo il matrimonio prima che le strade si dividessero e il Lingotto scegliesse di convolare a nozze con Psa-Peugeot. Da settimane circolavano indiscrezioni su un futuro francese per De Meo, preferito rispetto ad altri candidati - come Patrick Koller, dal 2016 ad del produttore di componentistica Faurecia, e Clotilde Delbos, responsabile finanziario e attuale amministratore delegato "ad interim” di Renault - per la sua esperienza nel settore, e soprattutto per il carisma che ha sempre dimostrato affrontando la complessità del prodotto auto.