Economia

Sondaggio Regus. Per il 66% dei dirigenti la flessibilità aiuta

martedì 28 gennaio 2014
In Italia, dirigenti e impiegati di fascia alta ritengono che il lavoro flessibile sia spesso la "chiave di volta". Il 66% di loro dichiara, infatti, di prediligere un lavoro rispetto a un altro simile e a pari condizioni se è prevista la possibilità di lavorare in modo flessibile. Inoltre, secondo un recente sondaggio di Regus, fornitore mondiale di soluzioni per ambienti di lavoro, un sorprendente 64% conferma che il lavoro flessibile migliora anche la fidelizzazione del personale."Per le aziende, la ricerca e la selezione di personale qualificato e dirigenziale è un processo complesso e costoso, irto di difficoltà e incognite; di conseguenza, la fidelizzazione dei dipendenti e dei collaboratori validi è diventata una priorità di tutte le imprese", sottolinea la nota di Regus.Ma quali misure dovrebbero mettere in primo piano le aziende per tagliare i costi di assunzione, attirare e fidelizzare il personale migliore? Il lavoro flessibile, dichiarano gli intervistati, fornisce una risposta a tutte e tre le sfide. Il sondaggio Regus, che raccoglie le opinioni di oltre 20mila dirigenti e imprenditori in 95 Paesi, conferma che in Italia il lavoro flessibile può essere utilizzato per ridurre il rischio di abbandono dei dipendenti (e il conseguente costo delle agenzie di ricerca del personale), anche alla luce del fatto che il 60% degli intervistati indica il lavoro flessibile come un benefit in grado di attrarre i migliori talenti.L'indagine ha inoltre rilevato che: il 60% degli intervistati ritiene che l'offerta di un lavoro flessibile aumenti la fedeltà dei dipendenti; il 49% dei lavoratori rifiuterebbe un posto di lavoro in cui fosse preclusa la possibilità del lavoro flessibile; il 50% degli intervistati dichiara che sarebbe rimasto più lungo nel suo ultimo posto di lavoro se fosse stata prevista l'opzione del lavoro flessibile."Il reclutamento e la fidelizzazione dei talenti migliori è una priorità consolidata per le imprese - ha dichiarato Mauro Mordini, general manager di Regus in Italia - e il rischio di abbandono diventa perciò un fattore importante da considerare. Metodologie di lavoro flessibile, negli orari e nelle strutture, consentono dei costi nettamente inferiori rispetto a postazioni di lavoro fisse in ufficio e offrono vantaggi importanti, come ad esempio un migliore equilibrio tra vita privata e lavoro, oltre a rappresentare una soluzione economica per attirare e fidelizzare i migliori talenti".