Regione Piemonte. Ricollocazione, al via il "buono servizi al lavoro"
Servizi gratuiti, per chi ha perso il lavoro, con l'obiettivo di favorirne l'inserimento in impresa. Presentato il "buono servizi al lavoro", una sorta di voucher spendibili presso la rete dei servizi, pubblici e privati, per l'impiego piemontesi.
La finalità è accompagnare chi è disoccupato, oppure si trova in situazione di svantaggio alla ricerca attiva di occupazione.
La misura, finanziata con risorse provenienti dal Fondo sociale europeo per un importo complessivo di 62,8 milioni di euro sul bilancio pluriennale 2016-2018, si attua attraverso una serie di bandi di durata annuale. Tre le tipologie di buono a cui i lavoratori piemontesi possono accedere a partire da dicembre.
- Il buono per disoccupati da meno di sei mesi. I lavoratori, che abbiamo compiuto 30 anni e siano residenti o domiciliati in Piemonte, possono essere presi in carico e partecipare a laboratori finalizzati al miglioramento dell'occupabilità. Si tratta di percorsi, della durata di tre mesi, volte a rafforzare le competenze per la ricollocazione, dall'orientamento, all'approfondimento dei principali canali per la ricerca di lavoro, in Italia e all'estero. Se dopo sei mesi il lavoratore non è riuscito a ricollocarsi può accedere ai servizi per disoccupati di lungo periodo.
- Il buono per disoccupati da almeno sei mesi. A erogare la misura sono 58 operatori pubblici/privati accreditati, selezionati dalla Regione con avviso pubblico, con 280 sportelli distribuiti sul territorio. Qui verranno forniti servizi dall'orientamento, alla ricerca attiva e accompagnamento al lavoro, al tutoraggio finalizzato all'inserimento di impresa, ai servizi di incrocio domanda/offerta per inserimenti con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato per sei mesi. La Regione riconosce alle imprese un contributo pari ad una mensilità nel caso di lavoratori con età inferiore a 50 anni (600 euro) e a tre mensilità nel caso di lavoratori over cinquantenni (1.800 euro).
- Il buono per soggetti svantaggiati. Si tratta di persone che sono a rischio discriminazione oppure sono in carico o segnalati dai servizi sociali e sanitari. A erogare il buono sono 39 operatori pubblici/privati accreditati, selezionati dalla Regione Piemonte con avviso pubblico, con 164 sportelli distribuiti sul territorio. Anche in questo caso previsti servizi per la ricollocazione.
Si stima che le misure possano coinvolgere, complessivamente, circa 20mila persone nei prossimi tre anni.
«Si tratta di una sperimentazione ancora piccola nei numeri - spiega l'assessore regionale al Lavoro Gianna Pentenero - ma utile a favorire l'incontro tra domanda e offerta, valorizzando la capacità di attivazione delle persone e la collaborazione tra servizi, pubblici e privati».
L'elenco completo delle sedi a cui rivolgersi è disponibile alla pagina www.regione.piemonte.it/lavoro/politiche/buoniservizi.html.