Ventiduemila assunzioni e 13mila tirocini nel 2015: sono gli obiettivi dei progetti Garanzia giovani e Dote unica lavoro (Dul) promossi dalla Regione Lombardia. L'assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro
Valentina Aprea, in un incontro tecnico con le agenzie interinali accreditate con la Regione per erogare tirocini e contratti di lavoro, mostra ottimismo: "Deve esserci un'esplosione di numeri da maggio in avanti". L'assessore punta su Expo e sul suo indotto. E difende i risultati di questi primi otto mesi di Garanzia giovani: "Con i quattro milioni di finanziamento Dul per le politiche attive abbiamo risparmiato dieci milioni per le politiche passive", afferma Aprea. Dul è un progetto solo lombardo che è stato lanciato a inizio mandato dalla nuova Giunta Maroni, ma che ha preso il via solo alla fine di ottobre 2014, mentre Garanzia giovani è un progetto nazionale di sostegno agli under 30 per la ricerca di un lavoro o lo svolgimento di tirocini specializzanti. Dai costruttori edili ai designer, dai ristoratori ai pr: sono tanti i profili professionali ricercati in Lombardia con Expo, sottolinea l'assessore. "Non sarà l'occasione della vita ma speriamo che lo possa diventare e che sia un primo passo per uscire dalla nebbia dei Neet o degli inoccupati", aggiunge l'assessore. Fin qui gli "avviamenti al mondo del lavoro" realizzati sono 6.296, su un totale nazionale di 6.868. Per il 52%, però, si tratta di tirocini. Nel restante 47% ci sono 2.267 contratti a tempo determinato, 595 contratti di apprendistato e solo 189 a tempo indeterminato. A scegliere la Lombardia come Regione a cui accedere al programma di Garanzia giovani sono stati 37.245 ragazzi, di cui quattro su dieci di provenienza extra lombarda. Il 55% degli iscritti è maschio e la maggior parte (18.712) proviene da scuole superiori. 6.880 sono invece i laureati (a cui se ne aggiungono 73 con il vecchio ordinamento), 31 gli ex ricercatori e 432 hanno conseguito un master. Il quadro di contesto nazionale, nonostante l'ottimismo dell'assessore, è a tinte fosche. Gli iscritti registrati a livello nazionale sono 361mila (di cui tre su dieci accedono poi ai servizi di accompagnamento al lavoro), ma le opportunità offerte non superano le 40mila: poco più di un iscritto su dieci.