Economia

Regione Campania. Bandi per start up e pmi innovative

sabato 15 luglio 2017

I bandi sono stati presentati all'Università di Salerno (nella foto il campus di Fisciano)

I nuovi bandi regionali per start up e pmi innovative sono stati presentati all’Università degli studi di Salerno. L’iniziativa è stata organizzata dai Giovani Imprenditori di Confindustria Campania e dall'Università di Salerno (area Trasferimento Tecnologico). «La Regione Campania è tra le prime in Italia per numero di start up innovative, ma è caratterizzata anche da un alto tasso di mortalità delle neo-imprese - spiega Francesco Giuseppe Palumbo, presidente Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Campania - è, dunque, necessario capire le ragioni di questa incapacità di sopravvivenza delle start up e mettere in campo una serie di azioni che supportino la vita dell’impresa, a maggior ragione se essa è innovativa. Una soluzione è di certo fornita dal decreto Crescita 2.0 che mira a favorire lo sviluppo della nuova imprenditoria innovativa anche tramite la promozione di incubatori di impresa eccellenti, denominati incubatori certificati. Al Nord sono già una realtà, al Sud ancora un miraggio. L’obiettivo della certificazione è sostenere la progressiva crescita dimensionale e la qualità del servizio fornito dagli incubatori, valorizzando le strutture di eccellenza capaci di imprimere un forte sviluppo al sistema produttivo locale e nazionale. Gli incubatori certificati consentono alle imprese innovative di lanciare la propria attività sul mercato, in modo efficace e in tempi rapidi, e di dar vita a processi di trasferimento tecnologico verso imprese più mature che vogliono rimanere competitive facendo open innovation. È necessario, anche che giungano a compimento importanti misure come i bandi dedicati alla prima industrializzazione, al trasferimento tecnologico ed all’open innovation perché rappresentano una opportunità sia per le start up che per le pmi».

«I temi del trasferimento tecnologico e della valorizzazione delle ricerche - afferma Aurelio Tommasetti, rettore dell’Università degli studi di Salerno - che rientrano nel contesto più ampio dello sviluppo territoriale, sono al centro della nostra programmazione finalizzata ad uno sviluppo sempre più spinto della terza missione dell’ateneo. L’incontro è anche un importante momento di riflessione per l’università ed il ruolo che essa ha nel far crescere e progredire la società in armonia con il contesto locale di riferimento. Nel nostro campus sperimentiamo quotidianamente quanto l’interazione tra gli studenti, il mondo produttivo ed i ricercatori porti a risultati di grande impatto nell’emancipazione del tessuto sociale ed economico locale. Oggi sono necessari interventi che promuovano il processo di trasferimento e trasformazione della conoscenza per creare valore aggiunto mediante una interazione maggiore tra centri di ricerca e imprese. Azioni mirate devono avvicinare sempre di più questi mondi, anche fisicamente. La vicinanza fisica delle aziende ai luoghi della conoscenza ed ai suoi attori (ricercatori e studenti) è al centro delle nostre azioni. La terza missione dell'ateneo punta tra le altre cose su un programma di avvicinamento delle aziende all’Università: nell’anno in corso abbiamo messo a disposizione gli spazi del campus ad alcune start up. Il risultato immediato, oltre all’assunzione di nostri laureati e dottori di ricerca, è di avere contiguità e consuetudine di rapporti tra aziende e ateneo, non solo per valorizzare le nostre ricerche ma per offrire alle imprese il supporto necessario a vincere la sfida della crescita in un contesto nazionale ed internazionale sempre più competitivo».