Economia

Lo scontro. Che cosa è successo tra Rcs e Blackstone

Pietro Saccò lunedì 17 maggio 2021

Urbano Cairo, presidente di Rcs, allo stadio di La Spezia dove sabato 15 maggio il Torino è stato sconfitto 4 a 1

Le azioni di RCS MediaGroup hanno aperto la settimana in forte calo (a metà seduta perdono il 7,3%, a 0,74 euro per azione) dopo che venerdì il Tribunale Arbitrale della Camera di Commercio di Milano ha stabilito che non ci sono state irregolarità nella vendita della sede storica del Corriere della Sera al fondo americano Blackstone. La decisione del Tribunale rischia di provocare uno scossone nel settore dell’editoria italiana.

La cessione sotto accusa

La vicenda della sede del Corriere inizia alla fine del 2013. In quel momento Rcs ha seri problemi economici. In estate ha ottenuto da un consorzio di banche (Mediobanca, Unicredit, Intesa, Bnl, Ubi e Bpm) un prestito da 575 milioni di euro per rifinanziare il debito in scadenza. L’operazione prevede diverse condizioni di garanzia (i cosiddetti covenants). Tra queste, un aumento di capitale da 400 milioni di euro, completato a luglio, e un piano di vendite di attività non strategiche per un totale di 250 milioni di euro.

Tra le attività in vendita ci sono anche gli immobili tra via San Marco e via Solferino, nel centro di Milano, dove hanno sede il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport. Dopo una breve trattativa, l’azienda trova un accordo per vendere gli immobili, in tre blocchi, al fondo americano Blackstone, per 120 milioni di euro complessivi.

Nella riunione straordinaria del 5 novembre il Cda approva la vendita. Il palazzo andrà al fondo americano Blackstone, per 120 milioni di euro. Il Cda dà mandato all’amministratore delegato Pietro Scott Jovane e al direttore finanziario Riccardo Taranto di finalizzare la cessione e firmare contratti di affitto degli stessi immobili per 10,8 milioni all’anno.

Urbano Cairo, allora socio con il 2,8% delle azioni, si oppone, così come Diego Della Valle (che ha l’8,8%) e i giornalisti: il comitato di redazione del Corriere annuncia un’azione legale contro l’operazione, accusando i manager di danneggiare il gruppo e mettere a rischio l’indipendenza della testa. Ma i principali azionisti – a partire da Fiat che ha il 20,1% e Mediobanca che ha il 15,1% – tirano dritto. Due anni dopo Rcs ne ha lasciato libera la maggior parte.

La battaglia legale

Nel 2016 Cairo conquista la quota di controllo di Rcs e nel 2018 riapre la questione della sede. A luglio Milano Finanza pubblica indiscrezioni su una trattativa per la cessione degli immobili da Blackstone ad Allianz per 250 milioni di euro. Cairo, come presidente di Rcs, invia una lettera in cui dichiara nulla la cessione degli immobili di cinque anni prima, a causa « di uno squilibrio tra i termini e le condizioni e i benefici e i ritorni tra le parti». I timori di beghe legali spingono Allianz a ritirarsi dall’operazione.

A novembre si apre lo scontro legale. Blackstone dopo avere chiesto a Rcs di ritirare le sue dichiarazioni, annuncia che avrebbe avviato una causa a New York per chiede un risarcimento. In risposta il 9 novembre Rcs ha avviato un arbitrato a Milano chiedendo l'annullamento dell'operazione del 2013.

Nella causa milanese l’ha spuntata Blackstone. I periti del Tribunale hanno stabilito che il palazzo nel 2013 valeva 153 milioni, quindi 33 milioni in più della cifra concordata tra Rcs e Blackstone, tutto sommato il Tribunale spiega che tutte «le considerazioni svolte non hanno posto in luce altro se non lo svolgersi di una trattativa commerciale tra soggetti in bonis» e «senza che sia emersa la prova di alcuna indebita pressione operata sulla controparte». Per questo «le domande di risarcimento del danno proposte da Rcs sul presupposto che la controparte abbia tenuto un comportamento qualificabile come usuraio o abbia comunque violato i doveri di correttezza e buona fede nella trattativa e nella conclusione dei contratti dei quali si è discusso non possono essere accolte ».

Lo scenario

Adesso si attende cosa stabilirà il Tribunale di New York. Blackstone ha chiesto 300 milioni di euro di danni a Rcs e altri 300 milioni a Urbano Cairo (ma l’assemblea di Rcs ha sollevato il presidente da ogni responsabilità). Sono richieste enormi: Rcs ha chiuso il 2020 con 31,7 milioni di utile netto, ha un patrimonio netto di 310 milioni di euro e attualmente ha una capitalizzazione di 382,2 milioni di euro. Se il fondo americano dovesse vincere la sua causa in America, per la storica editrice del Corriere della Sera si aprirebbe una nuova profonda crisi.