La prova su strada. Nissan Qashqai+2, la scelta sobria a sette posti
Se da quasi cinque anni, da quando cioè ha debuttato sul mercato la prima versione, è la crossover più venduta in Italia, una ragione dovrà pur esserci. Nel caso di Nissa Qashqai in realtà le ragioni sono più di una. Ma volendo sintetizzare, bastamo tre concetti: una vettura azzeccata nelle dimensioni (da piccolo suv, ma umano), nell'estetica (sobria senza essere troppo banale) e soprattutto nell'ottimo rapporto qualità/prezzo. Risultato? 44.300 esemplari immatricolati nel 2011 e numeri che promettono bene (sempre tenendo conto della crisi che morde tutti) anche a fine di questa digraziata stagione.
Dal 2008 poi è in commercio la versione a 7 posti, denominata Qashqai+2: in realtà si tratta di due piccoli sedili supplementari ripiegabili in terza fila che possono ospitare al massimo due bambini, ma la variante può risultare molto utile, specie per le famiglie numerose. I designer Nissan qui hanno fatto un ottimo lavoro e sono riusciti nella non facile impresa di mantenere quasi inalterate le proporzioni della linea. A parte l'esclusiva mascherina con finitura metallica chiara, la prima cosa a rivelare che la +2 non è una Qashqai “classica” è la maggiore distanza tra le ruote. Il passo si allunga infatti di 135 mm e nel contempo si allungano anche le porte posteriori, per garantire una maggiore facilità d'accesso anche agli ultimi posti.
Malgrado le dimensioni più generose (454 cm di lunghezza) in modalità 7 posti risulta un po' sacrificato il bagagliaio, ma senza sfruttare i due seggiolini a scomparsa e facendo scorrere in avanti il divano per tutta la sua escursione di 24 cm, il volume di carico può raggiungere i 550 litri.