Fiat ha presentato l'offerta per "le attività europee di Opel e Vauxhall". Il Lingotto ha fatto sapere che "se l'operazione verrà finalizzata, sarà possibile dar vita a una nuova società che integrerà le attività di Fiat Group Automobiles, inclusa la partecipazione in Chrysler, e di Opel". Oggi scadeva il termine fissato dal governo tedescoper la presentazione delle proposte. In corsa, oltre a Fiat, la società di componentistica canadese Magna e, secondo le indiscrezioni di stampa, la belga RHJ International. Intanto Berlino ha prorogato i termini della scadenza fino a mezzanotte e ha annunciato che prenderà una decisione entro la prossima settimana. Il portavoce di Gm Europe, Kristopher Preuss, ha detto che finora sono state presentate tre offerte ma non ha voluto fornire i nomi. Per il Financial Times ci sono altre tre proposte di fondi sovrani e di private equity realizzabili, che però è difficile che possano materializzarsi a breve. Secondo il Ft, sono aumentate le possibilità di RHJ International, dopo che il gruppo ha ricevuto l'appoggio di Klaus Franz, leader sindacale di Opel. Al termine del vertice interministeriale che si è tenuto stamane a Berlino il ministro del Lavoro, Olaf Scholz, ha detto che le decisioni preliminari sul futuro di Opel saranno prese la prossima settimana. "Non abbiamo molto tempo - ha spiegato - Le decisioni dovranno essere prese questa settimana o, al più tardi, la prossima". Scholz ha anche precisato che l'agenda dei prossimi incontri governativi su Opel è già stata fissata e che l'esecutivo valutarà le offerte a tempo debito. Guttenberg non ha invece rilasciato nessun commento al termine del vertice. Un portavoce del ministro dell'Economia ha comunque chiarito che non ha "nessun favorito" e ha sottolineato "che il governo sta conducendo il suo esame in tutte le direzioni". "Questo piano pare abbia riscosso una buona accoglienza, speriamo che si chiuda perchè chiudendo positivamente significa un vanto per l'Italia e una opportunità per i nostri stabilimenti", ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, che ha ribadito che il governo convocherà i sindacati e l'azienda solo una volta conclusa la trattativa. Il collega del Welfare, Maurizio Sacconi, ha annunciato che domani se ne discuterà in Cdm e ha assicurato che i "sindacati non saranno convocati a giochi fatti".