Bergamo. Professioni socio-sanitarie, al via l'apprendistato di terzo livello
La firma del protocollo di sperimentazione del progetto di apprendistato a Bergamo
Promuovere contratti di apprendistato di alta formazione, rafforzare il legame tra sistema accademico e mondo lavorativo, valorizzare l’efficacia dei servizi sociosanitari, socioassistenziali ed educativi, e favorire la creazione di una più forte rete di coesione territoriale. Con questi obiettivi, oggi, Confcooperative Bergamo, Provincia di Bergamo, Mestieri Lombardia, Università degli Studi di Bergamo - Dipartimento di Scienze Umane e Sociali e Ats Bergamo hanno firmato il protocollo finalizzato alla sperimentazione dell’apprendistato di terzo livello ex. art. 45 D.Lgs 81/2015.
Un progetto che vedrà gli studenti iscritti al corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione impegnarsi in percorsi di formazione duale all’interno di servizi gestiti dalle cooperative sociali aderenti a Confcooperative Bergamo. La prima sperimentazione coinvolge cinque percorsi nell’area dei servizi della disabilità e della prima infanzia avviati presso quattro cooperative: “La Fenice” di Albino, “Sottosopra” di Parre, “Lavorare Insieme” di Almè, e “Chimera” di Albino.
I ragazzi avranno la possibilità di affrontare un’esperienza formativa e personale di alto livello che assicurerà loro una crescita tanto a livello individuale quanto a livello professionale. Gli enti che hanno sottoscritto il protocollo, infatti, hanno espresso la convinzione che il sistema duale della formazione applicato all’ambito socio sanitario possa consentire una maggiore qualità dei percorsi e dei risultati formativi e – di conseguenza – un rafforzamento dell’efficacia della rete dei servizi interessati, con un ritorno positivo in termini di occupabilità per i giovani iscritti ai corsi di laurea pertinenti.
Il tutto, fermo restante la centralità dell’acquisizione del titolo di studio universitario, obiettivo che gli studenti dovranno perseguire in maniera rigorosa anche usufruendo dei numerosi momenti formativi interni ed esterni previsti durante la sperimentazione.
Va sottolineato, infine, che l’elemento portante della proposta è un’integrazione sinergica tra formazione interna, esterna ed esperienza lavorativa sul campo: aspetti che richiederanno una personalizzazione dei percorsi universitari e un elevato grado di innovazione sul piano della didattica accademica.