Economia

ISTAT. Pil, ottavo calo consecutivo: -0,2% Produzione industriale: +0,3% a giugno

martedì 6 agosto 2013
Il Prodotto interno lordo, nel secondo trimestre, ha mostrato un calo congiunturale dello 0,2%, migliore rispetto ai primi tre mesi del 2013, quando il ribasso è stato dello 0,6%. Lo rende noto l'Istat, che ha diffuso le stime preliminari. Su base annua, il calo è del 2%. Quest'ultimo calo risulta l'ottavo consecutivo, il più lungo dalla serie degli anni '90. Il calo congiunturale, spiega l'Istat, è la sintesi di diminuzioni del valore aggiunto in tutti e tre i grandi comparti di attività economica: agricoltura, industria e servizi. Il  secondo trimestre del 2013 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al secondo trimestre del 2012.INDUSTRIA IN LEGGERA CRESCITAProduzione industriale in leggera crescita in Italia. A giugno - secondo i dati dell'Istat - l'indice destagionalizzato della produzione industriale è aumentato dello 0,3% rispetto a maggio. Nella media del trimestre aprile-giugno l'indice ha registrato una flessione dello 0,9 rispetto al trimestre precedente.Corretto per gli effetti di calendario, a giugno 2013 l'indice è diminuito del 2,1% in termini tendenziali (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di giugno 2012). Nella media del primo semestre dell'anno la produzione è diminuita del 4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.A giugno la lieve crescita congiunturale della produzione industriale è trainata dai comparti produttori di beni intermedi (+1,6%) e di beni strumentali (+1,0%), mentre diminuzioni si rilevano per i beni di consumo (-1,2%) e per l'energia (-0,1%).Nell'ambito della manifattura, i maggiori incrementi congiunturali si sono registrati per i settori degli articoliin gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (+4,0%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+2,3%).Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a giugno 2013, diminuzioni tendenziali in tutti i comparti. Calano in modo significativo l'energia (-7,1%) e, in misura minore, i beni di consumo (-3,3%), mentre registrano una flessione più contenuta i beni intermedi (-0,5%) e i beni strumentali (-0,2%).Nel confronto tendenziale, a giugno 2013, i settori in maggiore crescita sono quelli della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+2,8%) e della fabbricazione di mezzi di trasporto (+2,2%); quello in maggiore diminuzione è la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-7,2%).GIOVANNINI: RIPRESA NEL TERZO TRIMESTRE'Tutti gli indicatori mostrano come il secondo trimestre dovrebbe avere ancora un segno congiunturale negativo del Pil'' ma ora ''ci sono indicatori di fiducia e ordinativi positivi'' e per ''il terzo e quarto trimestre'' è previsto un ''segno congiunturalmente positivo''. Così il ministro del Lavoro Enrico Giovannini a Radio Anch'io citando ''l'ottimismo aumentato nelle famiglie, la maggiore fiducia degli imprenditori e aumento ordini anche sul mercato interno. La voglia di superare la recessione stia diventando più concreta''.