Istat. Produzione industriale, un 2019 da dimenticare
L'industria alimentare è una delle poche in crescita
L'industria italiana frena. I segnali di un rallentamento c'erano già tutti, ma oggi sono arrivate le conferme, con i dati Istat relativi all'intero 2019. Applicando gli standard del Pil alla produzione industriale si potrebbe dire che il settore sta attraversando una fase di recessione. L'anno scorso la produzione industriale ha mostrato una diminuzione dell'1,3% rispetto al 2018 (quando si era registrata una crescita dello 0,6%). Si tratta del primo calo dal 2014 e della diminuzione maggiore dal 2013. Malissimo l'ultimo trimestre con un calo in termini congiunturali dell'1,4%, il peggiore dal quarto trimestre del 2012.
Tra i principali raggruppamenti di industrie, la flessione è stata più marcata per i beni intermedi, meno forte per i beni strumentali. Un lieve incremento ha caratterizzato invece la produzione di beni di consumo e di energia."Considerando l'evoluzione congiunturale dello scorso anno, si è registrato un aumento solo nel primo trimestre (al netto dei fattori stagionali), mentre nei successivi si sono avute continue flessioni, con un calo più marcato negli ultimi tre mesi dell'anno", spiega l'Istituto di statistica.
Anche la dinamica tendenziale dell'indice corretto per gli effetti di calendario è stata negativa per quasi tutti i mesi del 2019. A dicembre l'indice calcolato dall'Istat diminuisce del 2,7% rispetto a novembre, mentre su base tendenziale il calo è del 4,3%. I giorni lavorativi sono stati 20 contro i 19 di dicembre 2018. Sul calo tendenziale della produzione industriale a dicembre potrebbe aver pesato un "effetto ponte" dovuto al venerdì 27 del mese.
La contrazione della produzione industriale nel 2019 investe un pò tutti i comparti. Il peggiore è quello degli autoveicoli che segna un ribasso annuo del 13,9%. Si tratta del ribasso più forte dal 2012. Guardando all'ultimo mese del 2019, dicembre, si registra una diminuzione tendenziale dell'8,6%.
Si salvano pochi settori. È il caso dell'industria alimentare (+3%) e della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (+2,2%). Male invece il tessile (-4,6%), la fabbricazione di mezzi di trasporto (-4,4%) e la metallurgia (-4,1%). In calo anche la fabbricazione di macchinari, un settore che pesa molto a livello complessivo sull'industria (-2,9%).
Il dato italiano è comunque meno pesante rispetto a quello degli altri principali Paesi europei. La produzione industriale in Francia ha registrato a dicembre 2019 una contrazione del 2,8% rispetto a novembre e del 3% rispetto allo stesso mese del 2018. Ancora più drastico il calo in Germania dove la produzione è crollata a dicembre 2019 del 3,5% rispetto a novembre e del 6,8% rispetto a dicembre 2018.