Istat. Produzione industriale in crescita a maggio, in calo l'auto
Dopo la battuta d'arresto di aprile, a maggio la produzione industriale torna a crescere segnando uno 0,7% in più rispetto al mese precedente. Lo rileva l'Istat, segnalando che l'indice corretto per gli effetti di calendario è aumentato del 2,1% rispetto a maggio 2017 e che tutti i raggruppamenti principali di industrie registrano un risultato positivo, con i beni strumentali che continuano a trainare la crescita sia su base annua sia rispetto ad aprile. Un brusco calo invece nel settore auto. La produzione di autoveicoli scende del 4% rispetto al 2017.
Nella media dei primi cinque mesi del 2018 la produzione è cresciuta del 2,8% su base annua. Nella media del trimestre marzo-maggio la produzione industriale però è diminuita dello 0,4% sul trimestre precedente. A maggio, l'indice destagionalizzato mensile mostra una crescita congiunturale in tutti i comparti, con variazioni positive per l'energia (+1,2%), i beni intermedi (+0,9%), i beni strumentali (+0,4%) e i beni di consumo (+0,2%). Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano a maggio 2018 variazioni tendenziali positive in tutti i raggruppamenti: crescono in misura apprezzabile i beni strumentali (+3,1%), l'energia (+2,2%) e i beni di consumo (+2,1%) mentre più limitato è l'aumento dei beni intermedi (+1,3%).
I settori manifatturieri che registrano la maggiore crescita su base annua sono la fabbricazione di apparecchiature elettriche e per uso domestico non elettriche (+7,3%), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+6,6%) e i macchinari e attrezzature (+5,1%). Le maggiori flessioni si registrano invece nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (-1,6%) e della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-1%). La produzione italiana di autoveicoli a maggio 2018 cala del 4% rispetto allo stesso mese del 2017 e il risultato dei primi cinque mesi dell'anno resta negativo, in calo dell'1,5% rispetto all'anno precedente nei dati corretti per gli effetti di calendario.