Economia

ECONOMIA. Prezzi alla produzione a novembre: +0,3% sul mese, -3,1% sull'anno

mercoledì 30 dicembre 2009
A novembre l'indice totale dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali è aumentato dello 0,3 per cento rispetto al mese precedente ed è diminuito del 3,1 per cento rispetto al mese di novembre 2008. È quanto rileva l'Istat secondo cui nel confronto tra la media degli ultimi tre mesi (periodo settembre-novembre) e quella dei tre mesi precedenti l'indice è aumentato dello 0,1 per cento. L'indice relativo ai prezzi dei prodotti venduti sul mercato interno ha registrato un incremento congiunturale dello 0,3 per cento e una diminuzione tendenziale del 3,5 per cento. Nella media degli ultimi tre mesi l'indice è aumentato dello 0,1 per cento rispetto alla media dei tre mesi precedenti.Per i beni venduti sul mercato estero l'indice ha segnato una crescita dello 0,3 per cento in termini congiunturali e un calo dell'1,6 per cento in termini tendenziali. Nella media degli ultimi tre mesi l'indice è rimasto invariato rispetto ai tre mesi precedenti.L'indice dei prezzi dell'insieme dei prodotti industriali (venduti sui mercati interno ed estero) ha registrato, rispetto ad ottobre, una variazione negativa per i beni strumentali (meno 0,1 per cento) e variazioni positive per beni di consumo (più 0,1 per cento), per i beni intermedi (più 0,1 per cento) e per l'energia (più 1,8 per cento). Nel confronto tra novembre 2009 e lo stesso mese dell'anno precedente, l'indice ha segnato diminuzioni dello 0,9 per cento per i beni di consumo, dell'1,5 per cento per i beni strumentali, del 5,3 per cento per i beni intermedi e del 3,8 per cento per l'energia. Nel confronto tendenziale relativo al periodo gennaio-novembre, le variazioni sono risultate negative per i beni di consumo (meno 0,5 per cento), per i beni intermedi (meno 5,4 per cento) e per l'energia (meno 16,6 per cento); per i beni strumentali si registra una variazione nulla.L'indice dei prezzi dei prodotti industriali venduti sul mercato interno (tabella 3) ha registrato, in termini congiunturali, variazioni negative per i beni di consumo (meno 0,1 per cento) e per i beni strumentali (meno 0,2 per cento), positive per i beni intermedi (più 0,1 per cento) e per l'energia (più 1,8 per cento). Nel confronto tra novembre 2009 e lo stesso mese dell'anno precedente, l'indice è diminuito dell'1,3 per cento per i beni di consumo, dell'1,5 per cento per i beni strumentali, del 4,9 per cento per i beni intermedi e del 5,5 per cento per l'energia. Nel confronto relativo al periodo gennaio-novembre, le variazioni tendenziali sono risultate negativeper i beni di consumo (meno 0,9 per cento), per i beni intermedi (meno 5,8 per cento) e per l'energia (meno 15,9 per cento); per i beni strumentali si registra un incremento dello 0,1 per cento. Nel mese di novembre, l'aumento congiunturale dell'indice dei prezzi dei prodotti industriali venduti sul mercato estero (+0,3 per cento) è la risultante di variazioni positive sia per la zona euro (più 0,1 per cento), sia per la zona non euro (più 0,4 per cento). La variazione tendenziale negativa dell'indice (meno 1,6 per cento) deriva da una diminuzione del 2,2 per cento per la zona euro e dell'1,2 per cento per quella non euro.Gli indici dei raggruppamenti principali di industrie hanno registrato, in termini congiunturali, variazioni positive per i beni di consumo (più 0,5 per cento), per i beni intermedi (più 0,1 per cento) e per l'energia (più 1,4 per cento); la variazione è nulla per i beni strumentali. Nel confronto tra novembre 2009 e lo stesso mese dell'anno precedente gli indici sono diminuiti dell'1,4 per cento per i beni strumentali e del 6,4 per cento per i beni intermedi, mentre sono aumentati del 18,2 per cento per l'energia; la variazione è nulla per i beni di consumo. Nel confronto tendenziale relativo al periodo gennaio-novembre, la variazione dei prezzi praticati sul mercato estero è risultata negativa per i benistrumentali (meno 0,2 per cento), per i beni intermedi (meno 4,1 per cento) e per l'energia (meno 23,1 per cento) e positiva per i beni di consumo (più 0,8 per cento).