Economia

Previsioni. Assunzioni in crescita del 19% nel IV trimestre

Redazione Romana martedì 12 settembre 2023

Previsioni di assunzione in crescita anche nei prossimi mesi

L’indagine ManpowerGroup Employment Outlook Survey sulle prospettive occupazionali del quarto trimestre dell’anno in corso rivela che i datori di lavoro italiani prevedono assunzioni in crescita, con una previsione netta di occupazione del +19%. Si tratta dell’11esimo trimestre di fila con previsioni positive. Inoltre, le prospettive mostrano un miglioramento sia rispetto al terzo trimestre del 2023 (+7%) sia rispetto al confronto col quarto trimestre del 2022 (+7%). Il settore energetico si conferma quello con le aspettative migliori (+31%) e quasi altrettanto buone sono quelle dell’It (+29%). Anche i trasporti fanno segnalare prospettive molto positive (+25%) e in generale tutti i settori mostrano previsioni positive a due cifre. «Dalla nostra ricerca emerge che i datori di lavoro italiani prevedono un trimestre positivo per le assunzioni, che si traduce in aumento degli occupati. È un segnale positivo, dopo che nei sondaggi dei precedenti trimestri dell’anno avevamo registrato in alcuni casi un clima di incertezza in alcuni settori - spiega Anna Gionfriddo, amministratrice delegata di ManpowerGroup Italia -. Questo nostro rapporto rileva anche l’evoluzione della cultura del lavoro da parte delle aziende. Temi come l’aggiornamento professionale attraverso la formazione e l’equilibrio vita-lavoro sono ritenuti elementi chiave per migliorare la produttività delle aziende. Allo stesso tempo, emerge ancora di più il tema dell’inclusione, prioritario per ogni azienda che desideri allargare il proprio bacino di talenti. Questo richiederà alle aziende di concentrarsi ancora di più sui valori aziendali, in particolare relativamente agli Esg, verso i quali l’attenzione da parte delle persone è sempre crescente». Il comparto dell’energia conferma un anno di rapida crescita con previsioni d’assunzione pari al +31%, le migliori tra tutti i settori economici. Non molto diverse sono quelle del settore informatico (+29%) e dei trasporti (+25%). Anche il resto dell’economia comunque prevede per l’ultimo trimestre dell’anno prospettive d’assunzione a due cifre, partendo dal +17% dell’industria al +12% dei beni di consumo e servizi, con in mezzo telecomunicazioni (+15%), finanza e immobiliare (+15%), sanità e life sciences (+14%). In tutte le quattro macroaree italiane gli imprenditori prevedono di aumentare i propri organici nel corso del quarto trimestre. Decisamente positive sono quelle delle due macroaree settentrionali: il Nord-Ovest è capofila con un +24%, poco dietro si trova il Nord-Est (+21%). Buone, comunque, anche le previsioni delle aziende situate nelle regioni centrali e meridionali: +14% le prospettive registrate nel Centro Italia e +13% quelle nel Sud e nelle Isole. Una fetta importante dei nuovi posti di lavoro nel prossimo trimestre arriverà dalle grandi aziende: le organizzazioni con più di 250 persone prevedono infatti un +29% nelle prospettive d’assunzione. Nondimeno, restano molto buone anche le previsioni registrate dalle medie aziende tra le 50 e 249 persone (+18%), dalle piccole imprese tra i 10 e 49 assunti (+14%) e dalle cosiddette “micro” imprese, sotto i 10 lavoratori (+13%). Oltre alle consuete domande sulle prospettive d’assunzione, il report relativo al quarto trimestre dell’anno ha indagato ulteriori aspetti del mondo del lavoro, come i modi per rafforzare la produttività in azienda e le qualità ricercate dalle imprese nei candidati. Nello specifico, quando si tratta di migliorare la produttività dell’azienda, il 39% delle aziende ritiene si debba intervenire sullo sviluppo professionale delle persone con attività di formazione e aggiornamento. Per il 35% è utile migliorare l’equilibrio vita-lavoro, mentre il 29% si affida a una cultura lavorativa positiva che comprenda premi di produzione. Sempre il 29% delle organizzazioni sostiene l’importanza di dare obiettivi chiari, mentre il 25% crede nella collaborazione interpersonale tra le persone. Si è poi indagato quali soft skills le aziende cerchino in persone e candidati. Il 38% delle aziende ha dichiarato che, oltre alle competenze tecniche necessarie, ritiene importante che i nuovi assunti dimostrino affidabilità e responsabilità nel portare a termine i propri compiti. Il 36% richiede capacità di ragionare e risolvere problemi in autonomia, il 35% attitudine a lavorare in squadra, il 26% curiosità e disponibilità a imparare, il 21% resistenza allo stress e capacità di adattamento. È stato anche rilevato un cambiamento nel modo in cui le aziende cercano nuove persone, alla luce della problematica della mancanza di talenti e delle sempre maggiori opportunità fornite dalla formazione interna. Alla domanda “quali tipi di candidati siete stati più disposti ad assumere negli ultimi 12 mesi per superare il fenomeno del talent shortage”, il 21% dei datori di lavoro infatti ha dichiarato che è stato più disposto ad assumere, rispetto al passato, anche candidati che non avessero tutte le competenze richieste dal ruolo, confidando di poterli formare una volta inseriti.