Economia

L'indagine. Prestiti studio, oltre 200 milioni : ecco chi li richiede di più

Ginevra Gori martedì 3 settembre 2024

Con la fine delle vacanze estive, il pensiero di tornare sui banchi di scuole e università inizia a farsi spazio nella mente degli studenti italiani ma soprattutto dei loro genitori. Per molti, lo studio comporta anche spese difficili da sostenere senza un aiuto finanziario.

Secondo un’analisi effettuata dai portali di comparazione Facile.it e Prestito.it su un campione di 350mila domande di credito ricevute nei primi otto mesi del 2024, le famiglie hanno chiesto prestiti personali per 220 milioni di euro per far fronte ai costi della formazione.

Dall'indagine emerge come ad essere cresciuta sia anche l’età media di chi si trova costretto a ricorrervi per far fronte al caro scuola sempre più elevato (è salita a 37 anni rispetto ai 35 e mezzo del 2023). Il 33% dei richiedenti è infatti rappresentato da adulti nella fascia d’età 25-34 anni, quella cioè a dei genitori con figli piccoli in età scolare o addirittura prescolare. Si ferma invece al 18% la fascia 45-54 anni, mentre a colpire è il calo dei giovanissimi under 25 scesi in poco tempo dal 24 al 19%.

Il quadro che viene fuori è inaspettato ma chiaro: non sono gli universitari ad avere più bisogno di supporto economico per pagarsi i corsi tra un lavoretto e l’altro ma coloro che ancora non possono lavorare e nemmeno essere sostenuti da famiglie appartenenti a una generazione troppo vulnerabile per permetterselo.

I dati non stupiscono se si guarda poi agli importi richiesti: un terzo delle domande di prestiti studio riguarda somme al di sotto dei tremila euro, utili cioè a finanziare i cicli di istruzione obbligatoria più che gli studi accademici. È riconducibile alle donne il 45% delle richieste, una dato particolarmente elevato, se confrontato con il 30% di quota femminile sul totale delle domande di credito.

Giovani, donne, madri, millennial. È questo l’identikit di chi oggi chiede aiuto alle banche o altri soggetti creditizi per avere un futuro o regalarlo ai propri figli.