Il debutto a Piazza affari per Poste Italiane non è da centometrista: dopo uno scatto iniziale (+9,26% in asta di preapertura, +2,23% ad avvio contrattazioni), il titolo ha chiuso in ribasso dello 0,75% a 6,7 euro, ma l’Ad Francesco Caio garantisce che il passo sarà quello rassicurante e solido «del montanaro». Altrettanto solida sarà la vigilanza della Commissione sul rispetto di un diritto fondamentale per i cittadini europei, ovvero che il servizio universale «sia garantito come minimo cinque giorni a settimana, salvo circostanze o condizioni geografiche eccezionali». Rispondendo a un’interrogazione dell’eurodeputato di S&D David Maria Sassoli, Elzbieta Bienkowska, a nome della Commissione, ha ribadito inoltre che «essendo in Italia parte integrante del servizio universale, i giornali possono continuare a beneficiare delle tariffe uniformi». Necessità legata naturalmente «alla tutela degli interessi pubblici generali quali l’accesso alla cultura, la garanzia della partecipazione a una società democratica (libertà di stampa) e la coesione regionale e sociale». Poste Italiane, anche in funzione della quotazione, ha elaborato – soprattutto per razionalizzare i costi – un piano di impresa che prevede il modello di consegna a giorni alterni. La Commissione Ue «è consapevole dell’importanza » della richiesta di Poste, ma anche «delle questioni politiche, economiche e giuridiche in gioco». Per questo, recita la risposta scritta all’interrogazione, Bruxelles «analizzerà se la decisione adottata dalle autorità italiane rispetta i requisiti di legge e interverrà se necessario». La quotazione ridà intanto vigore al piano privatizzazioni del governo. Il cantiere è in piena attività e questa è solo «la prima di una serie di operazioni» che verranno finalizzate nei prossimi mesi, assicura il capo della segreteria tecnica del Ministero delle finanze, Fabrizio Pagani. L’ingresso a Piazza Affari delle Poste è risultato sotto il profilo finanziario un vero successo, confermato per altro dal boom di contrattazioni registrato ieri. «Questa giornata è la dimostrazione che in Italia le cose si possono fare per bene», ha tenuto a sottolineare Caio suonando la campanella di avvio. «È un passaggio storico importante per il Gruppo – ha aggiunto l’Ad– e mi auguro anche per il Paese».
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