Con il rinnovo del contratto nazionale dei portieri arrivano, per la prima volta, le regole sulla gestione dei pacchi. Secondo l’intesa firmata dall’associazione dei proprietari Confedilizia e i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs dal primo febbraio di quest’anno se i condomini vogliono che i portieri si occupino anche del ritiro dei pacchi devono mettere a disposizione un «luogo idoneo alla conservazione e alla custodia».
Se nel condominio non c’è questo spazio a disposizione «al lavoratore potrà essere assegnato il compito di ritirare e consegnare i pacchi solo in presenza di una specifica delega ed esonero di responsabilità alla custodia rilasciatagli per iscritto dal singolo condomino. Anche il datore di lavoro dovrà ricevere dal condomino analoga manleva di responsabilità per poter autorizzare il lavoratore a svolgere tale mansione».
La grande crescita del commercio elettronico, anche per piccole spese, ha resto il ritiro dei pacchi una delle mansioni che impegna più il tempo normale dei portieri dei condomini.
Con il nuovo contratto i portieri ottengono anche un piccolo aumento. Per i portieri inquadrati A2-A3 si tratta di 5 euro lordi al mese, che si aggiungono all’incremento salariale di 50 euro erogati nel 2020 e nel 2021 . La retribuzione mensile base di un portiere in base al contratto nazionale è di 1.205 euro lordi.