Reazioni al Pil. Pil in calo, tutti chiedono una scossa al governo
" Un dato negativo, ma ci sono anche aspetti positivi, la produzione industriale sta andando molto meglio e i consumi continuano seppur lentamente a crescere". Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan commenta il dato sul Pil del secondo trimestre e punta sul positivo e sulle cose da fare. "Se ne esce - dice Padoan - continuando con la strategia del governo, riforme strutturali, semplificazioni, aumento della competitività". Il ministro poi assicura ancora una volta che non ci saranno manovre autunnali."Certo questi dati sul Pil non ci fanno stare contenti, ma tutto quello che stiamo mettendo in campo lo stiamo facendo proprio perché ci rendiamo conto della straordinaria urgenza della situazione - spiega il ministro allo Sviluppo economico Federica Guidi - Ma i primi segnali di inversione di tendenza ci sono: ad esempio sono tornati a salire i mutui per le famiglie. E questo di solito è un dato che precede una ripresa su più larga scala. Anche il credito al consumo sta migliorando e gli stock di crediti per le piccole e medie imprese si sono stabilizzati" Sulla necessità di attrarre investimenti, Guidi ha poi ha sottolineato che la frammentazione che abbiamo oggi non funziona: senza spendere un euro di più dobbiamo accorpare le strutture esistenti, dall'Ice a Invitalia, e renderle più efficienti. Quindi, puntare ad avere una cura maniacale nell'attrarre investimenti con una attenzione alle esigenze di ogni azienda.
"Dal 2007 al 2010 - fa notare Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia - il Dpef veniva presentato tra giugno e settembre. Pertanto, i tecnici avevano maggiori livelli di certezza statistica che consentivano di avvicinarsi più puntualmente al dato reale di crescita di quell'anno. Dal 2011, invece, l'Ue ha obbligato il Governo in carica a presentare il Documento di Economia e Finanza ad aprile. Questa anticipazione ha reso il lavoro dei tecnici molto più arduo - sostiene Bortolussi - con il risultato che la forbice si è allargata e gli obbiettivi di bilancio sono stati raggiunti solo attraverso manovre correttive redatte in autunno".
"Sapevamo, come ho sempre detto, che il problema nostro è del secondo semestre, gli effetti li vedremo nel secondo semestre quindi non c'è bisogno di allarmarsi". Così il sottosegretario Graziano Delrio, uscendo da Palazzo Chigi, valuta i dati sul Pil, sostenendo che "questo secondo trimestre era abbastanza scontato che avesse un'inerzia simile al primo, ma sono più preoccupato del dato complessivo europeo".
"Il nostro senso di responsabilità ci porta a dare un contributo decisivo in materia di riforme. Ma non possiamo non rilevare l'inadeguatezza di Renzi e del suo governo di fronte alle vere esigenze del Paese". Lo afferma il senatore Maurizio Gasparri (FI).
"È evidente che non possiamo affrontare le difficoltà che si I dati disastrosi del Pil sono una nuova mazzata su un'economia che già soffriva di stagnazione, disoccupazione e chiusura di migliaia di imprese." Lo sostiene in una nota Marco Venturi, presidente della Confesercenti: È un'Italia in quarantena da 11 trimestri, mentre aumenta il rischio di gettare al vento anche il 2014". "Se il 2014 terminasse con un -0,3% di Pil, secondo nostri calcoli l'aggravio di spesa pubblica sarebbe nell'ordine di 10-15 miliardi di euro, ovvero preziose risorse sottratte alla crescita. Anche sul fronte dei consumi ci troveremmo nuovamente a mal partito con una prevedibile flessione nel 2014 di circa 814 milioni di euro", aggiunge Venturi: "è inutile girarci attorno, siamo all'allarme rosso. Bisogna reagire in fretta"."Il dato del Pil relativo al secondo trimestre comunicato oggi dall'Istat va oltre ogni previsione negativa e unito a quello del I trimestre mostra un Paese in recessione. A questo punto bisogna assolutamente accelerare ogni investimento pubblico e provare rapidamente a raddrizzare la barca per chiudere l'anno con un segno di crescita positiva". Lo afferma Guglielmo Epifani, presidente della commissione Attività Produttive della Camera, secondo il quale "Tutto il Paese si deve concentrare attorno al tema dell'economia e dell'occupazione".