Previsioni. La Ue vede nero sull'Italia. Crescita al palo, sale il deficit
Il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici
Un "buco" di circa 12 miliardi di euro. A guardare in termini matematici le cifre sull’Italia contenute nelle Previsioni economiche di primavera pubblicate ieri dalla Commissione Europea, si tratta del divario rispetto a quanto richiesto dall’Ue per il biennio 2018-2019. Certo, non è probabile che alla fine Bruxelles chiederà una manovra correttiva di tali dimensioni, ma è un dato che fotografa il dérapage dei conti pubblici. «Senza dubbio bisognerà ritornarci – ha detto il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici –, la Commissione inizierà a valutare la conformità degli Stati membri con le regole di bilancio nel quadro del pacchetto di primavera che sarà pubblicato a inizio giugno (il 5,ndr)». Quasi certamente in quell’occasione la Commissione pubblicherà anche il rapporto sul debito dell’Italia.
Bruxelles per il 2019 prevede poi un deficit al 2,5% del Pil, contro il 2,4% del Def e il 2,04% concordato a dicembre tra governo e Commissione. Il debito è dato per quest’anno al 133,7% del Pil, contro il 132,6% del Def (e il 132,2% del 2018).
Quasi certamente la Commissione scriverà una lettera a Roma per chiedere se vi siano «ragioni rilevanti» per giustificare l’aumento del debito. La grande incognita è se il 5 giugno proporrà una procedura o invece si limiterà a fotografare la situazione, lanciando la palla ai ministri delle Finanze all’Eurogruppo (dove vari Stati, Olanda in testa, sono sul piede di guerra con l’Italia). La percezione è che la Commissione, ormai a fine mandato (scade il 31 ottobre), non abbia voglia di un nuovo scontro con il governo.