Economia

Intervista. «Più sicurezza in edilizia»

Maurizio Carucci venerdì 22 ottobre 2021

Enzo Pelle, segretario generale della Filca-Cisl

Altri due morti sul lavoro. Yaya Yafa, giovane di 22 anni originario della Nuova Guinea, è rimasto schiacciato tra un camion e una paratia all’Interporto di Bologna. Il giovane era dipendente interinale della cooperativa Metra e lavorava all’interno del magazzino dell’azienda Sda Express Courier. È deceduta ieri sera anche l’operaia padovana che lunedì scorso era stata vittima di un grave incidente sul lavoro a San Giorgio in Bosco. Si chiamava Luisa Scapin, abitava a Villa del Conte e aveva 62 anni. L’edilizia sta attraversando una fase di crescita senza precedenti, trainata dai bonus e dalle opere avviate con le risorse messe a disposizione dallo Stato e dall’Ue. Nei primi otto mesi dell’anno sono stati avviati cantieri per 24 miliardi di euro solo grazie agli incentivi, senza contare il Superbonus 110%. E poi c’è il tema della sicurezza. «Il 13 novembre faremo una grande manifestazione a Roma con i vertici di Cgil, Cisl, Uil – spiega Enzo Pelle, segretario generale della Filca-Cisl –. Nei cantieri stiamo registrando un aumento preoccupante degli infortuni, molti dei quali mortali. Dall’inizio dell’anno si calcola che siano morti circa 150 edili, è una strage quotidiana».

Ma il nuovo decreto non va bene?
Va nella direzione giusta, ma vi sono alcune correzioni urgenti da fare già in fase di conversione e mancano alcune scelte di fondo. Per queste ragioni e per riconoscere l’uscita anticipata in pensione per i lavoratori delle costruzioni continua la mobilitazione unitaria di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea- Cgil, che culminerà con la manifestazione nazionale con i segretari confederali.

Quali sono le note positive del decreto?
Prima di tutto il nuovo ruolo riconosciuto all’Ispettorato nazionale del lavoro, l’ampliamento dei soggetti destinatari delle notifiche preliminari, l’implementazione della piattaforma informatica Inail e l’interoperabilità di tutte le banche dati dei soggetti ispettivi. Così come positive sono alcune modifiche previste dal nuovo articolo 14 del Testo Unico, tra cui la riduzione dal 20% al 10% di lavoratori in nero ai fini del blocco dell’attività di impresa, così come il venir meno del concetto di 'gravi e reiterate violazioni', al fine di procedere al fermo produttivo anche a seguito di una sola ispezione.

Quali quelle negative?
Alcune scelte e sviste vanno immediatamente recuperate già in fase di conversione. Prima di tutto, va reinserita la comunicazione preventiva alle autorità sanitarie della presenza di amianto, presente nel vecchio allegato 1 e sparita nel nuovo. Ancora oggi migliaia di operai si ammalano a seguito di esposizione all’amianto e il sindacato, proprio in questi giorni, è impegnato a sostenere in Europa norme più restrittive. Il decreto, inoltre, prevede che se l’impresa ha solo un dipendente, e questi risulti in nero, non vi sia blocco del cantiere: per assurdo i lavori potrebbero proseguire anche nel caso in cui vi fossero quattro operai unici dipendenti di quattro imprese diverse, tutti in nero. Così come occorre riportare in modo completo la dicitura del vecchio articolo 14 del Testo Unico che prevedeva in caso di sospensione che l’azienda non potesse contrattare con la Pubblica Amministrazione e partecipare a gare pubbliche. Oggi la nuova dicitura limita il divieto a contrattare con le Pubbliche amministrazioni, ma ricordiamo che diverse grandi stazioni appaltanti come gli aeroporti, Anas, Rfi pur non essendo pubbliche amministrazioni ricorrono a gare pubbliche.

Cosa suggerisce?
Il decreto è solo un primo passo nella direzione giusta. Dobbiamo diffondere la cultura della sicurezza. Serve più prevenzione. E più formazione continua. Innanzitutto vanno acquisite nel più breve tempo possibile, tramite la nuova banca dati nazionale, le informazioni utili per dare immediato avvio alla patente a punti (art. 27 del Testo Unico) allo scopo di premiare le imprese serie e virtuose e penalizzare quelle più scorrette; un ruolo più attivo dell’Inail con l’assunzione di migliaia di giovani tecnici che possano svolgere funzioni di consulenza, osseverazione e intervento sul campo per i cantieri edili e non solo; introdurre l’obbligo per tutti i mezzi di cantiere di installare a bordo telecamere che inquadrino i punti ciechi e sensori in grado di segnalare all’autista la presenza di persone; estendere la congruità anche ai cantieri delle opere private che utilizzano i bonus dello Stato. Oggi si applica solo ai cantieri pubblici e ai cantieri privati sopra i 70mila euro; predisporre un contratto tipo nel Progetto di fattibilità tecnica ed economica (Pfte) per l’affi-damento di opere e interventi del Pnrr e del Pnc. Poi le stazioni appaltanti avranno il compito di aggiornarlo in base alle caratteristiche peculiari dell’opera; prevedere un contratto unico di cantiere, per evitare il fenomeno del dumping contrattuale.