Permessi di soggiorno. Validità prorogata fino al 30 aprile
I permessi di soggiorno resteranno validi altri quattro mesi
Prorogata di altri quattro mesi la validità dei permessi di soggiorno agli stranieri già presenti in Italia. Resteranno validi, infatti, fino al prossimo 30 aprile (la precedente proroga è scaduta il 31 dicembre). La proroga vale, tra l’altro, anche per nulla osta a lavoro stagionale e termini di conversione dei permessi di soggiorno dal motivo di studio al motivo di lavoro dipendente. A spiegarlo è l’Inps in un apposito messaggio (n. 895/2021). La nuova proroga è stata introdotta nell’ambito delle norme emergenziali anti Covid emanate per rallentare la diffusione del contagio con il decreto legge n. 2/2021, entrato in vigore il 14 gennaio. Riguarda la validità dei «permessi di soggiorno» che il precedente decreto legge n. 125/2020 aveva già esteso fino alla fine dell’anno scorso e che, pertanto, automaticamente sono ora prorogati fino al prossimo 30 aprile.
La proroga si applica, tra l’altro, anche alle seguenti tipologie di permessi di soggiorno, inclusi i relativi procedimenti di conversione in altra tipologia:
• ingresso e soggiorno per lavoro subordinato (cioè dipendente) sia termine e sia a tempo indeterminato;
• ingresso e soggiorno per lavoro stagionale;
• ingresso e soggiorno per lavoro autonomo;
• ingresso e soggiorno per motivi familiari.
La proroga per legge, fino al termine del 30 aprile 2021, riguarda inoltre:
• i termini per la conversione dei permessi di soggiorno da studio a lavoro subordinato;
• i termini per la conversione dei permessi di soggiorno da lavoro subordinato stagionale a subordinato non stagionale;
• le autorizzazioni al soggiorno;
• i documenti di viaggio rilasciati ai titolari di protezione internazionale;
• la validità dei nulla osta rilasciati per lavoro stagionale;
• la validità dei nulla osta rilasciati per il ricongiungimento familiare;
• la validità dei nulla osta rilasciati per lavoro nei casi particolari (per ricerca; per blue card; per trasferimenti infrasocietari);
Della nuova proroga, precisa infine il messaggio, le sedi dell’Inps terranno conto nel decidere le domande di prestazioni che richiedano la presentazione della documentazione relativa al titolo di soggiorno.