Calcio in tv. Perché l'abbonamento a Dazn mi costa di più
Chi segue il calcio e aveva intenzione di attivare un abbonamento a Dazn, la piattaforma che trasmette tra l’altro in esclusiva i diritti della Serie A, se ne sarà accorto: dal 2 gennaio 2024 guardare le partite costa di più. Dazn ha infatti deciso di aumentare di nuovo i prezzi di tutte le sue formule di sottoscrizione – Start, Standard e Plus – sia con pagamento mensile che annuale. È solo l’ultimo di una raffica di aumenti che ha riguardato molti servizi offerti da piattaforme streaming e che è dovuto, nel caso specifico, anche alla clamorosa crisi dei conti di Dazn, che secondo Bloomberg ha perso già 6 miliardi di dollari dal lancio del marchio, di proprietà del multimiliardario Len Blavatnik, nel 2016. Altre piattaforme, come Netflix e Disney+, stanno spingendo molto gli utenti a sottoscrivere abbonamenti che prevedono anche pubblicità, in modo da recuperare da quel fronte quanto perso nell’ultimo biennio. In bilico è l'intero modello di business della tv via streaming, che sta cercando nuove strade per fare utili, utenti permettendo.
La britannica Dazn ha speso nel solo 2021 1,9 miliardi di dollari, in crescita da 1,2 miliardi dell’anno precedente, per l’acquisto dei diritti televisivi, con “massicci investimenti”, stando alla sua stessa dirigenza, per i diritti tv del calcio in Italia e Germania. Per la Serie A Tim, in particolare, Dazn si è aggiudicata i diritti tv per una cifra pari a 840 milioni di euro a stagione per il triennio 2021/2024. A ottobre scorso si è tenuta l'ultima asta: per altri cinque anni, fino al 2029, il campionato di Serie A continuerà a essere trasmesso da Dazn e Sky con la stessa distribuzione attuale: le 10 partite della giornata su Dazn, con sette esclusive e tre co-esclusive con Sky, per una cifra che si aggira sui 900 milioni di euro a stagione. Investimenti da cui ora il gruppo sta provando a rientrare, anche attraverso l’aumento degli abbonamenti, il secondo in appena sei mesi dopo quello del 18 luglio 2023. Dal 2 gennaio 2024 i rincari saranno applicati sia ai nuovi utenti sia ai titolari di abbonamenti mensili, mentre per chi ha sottoscritto in precedenza un abbonamento annuale, il nuovo listino scatterà, a meno di disdetta, con il rinnovo a scadenza.
Il prezzo mensile per un abbonamento Dazn Start, che non comprende la Serie A Tim e che prevede invece tra l’altro basket e volley, è salito così dai precedenti 9,99 euro al mese ai nuovi 11,99 euro al mese, mentre se si considerano gli abbonamenti annuali in un’unica soluzione (99 euro l’anno) il prezzo minimo mensile equivalente passa da 7,50 euro a 8,25 euro. Al piano DAZN Start possono però abbonarsi solo i nuovi utenti. Al livello successivo, il piano Dazn Standard aumenta per i nuovi utenti da 34,99 euro mensili per l’abbonamento annuale con pagamento dilazionato in 12 rate mensili (in precedenza era a 30,99 euro al mese), mentre con il piano annuale con pagamento anticipato in un’unica soluzione, il nuovo prezzo è di 359 euro, che equivale a circa 29,92 euro al mese (in precedenza il prezzo era di 299 euro, equivalente a circa 24,99 euro al mese). L’abbonamento mensile a DAZN Standard rimane per ora al costo di 40,99 euro al mese.
Per quanto riguarda il piano Dazn Plus, dal 2 Gennaio 2024 è sottoscrivibile dai nuovi clienti al nuovo prezzo di 59,99 euro al mese in versione mensile (in precedenza 55,99 euro al mese), oppure al nuovo costo di 49,99 euro al mese con l’abbonamento annuale con pagamento dilazionato in 12 rate mensili (in precedenza 45,99 euro al mese). Chi invece sceglie di sottoscrivere il piano annuale con pagamento anticipato in un’unica soluzione, avrà un nuovo costo di 539 euro, che equivale a circa 44,92 euro al mese (in precedenza il prezzo era di 449 euro, equivalente a circa 37,42 euro al mese). I piani Standard e Plus includono tra l’altro entrambi la Serie A Tim (fino alla stagione 2028/2029), l’Europa League e le partite della Liga spagnola.
Secondo dati Ipsos, la pirateria televisiva, in particolare per i contenuti sportivi, è cresciuta del 26% rispetto al 2021. Di recente è stata approvata una legge ad hoc per contrastare questo fenomeno. Nel 2021 le perdite di Dazn sono aumentate del 79% a 2,3 miliardi di dollari, soprattutto a causa delle ingenti somme versate per l’acquisto dei migliori diritti tv. Dopo una fase di “corteggiamento dei clienti” con prezzi mensili bassi, Dazn ha raddoppiato i suoi abbonamenti a 30 euro in Germania l'anno scorso e, più recentemente, li ha aumentati anche in Italia. La piattaforma sta inoltre introducendo formule per diversi pacchetti di sport. Il fatturato nel 2022 è salito a 2,3 miliardi di dollari, ha dichiarato la società, che mantiene l’obiettivo di tornare in utile con i conti dell’ultimo trimestre del 2023. Gli aumenti del 2024 rischiano però di allontanare un’ulteriore fetta di utenti dal servizio streaming.