Tu e l'economia. Il risparmio per la propria famiglia, ecco perché è importante
Risparmiare e accantonare denaro per il futuro implica rinunciare a usarlo per soddisfare bisogni immediati. In alcuni casi può essere un vero sacrificio; si viene ricompensati, però, ogni volta che i risparmi ci aiutano a realizzare progetti o a superare momenti di difficoltà. In altre parole, avere la capacità di affrontare gli imprevisti è una prima buona ragione per risparmiare. Ecco perché è utile costituire una riserva a cui attingere per spese impreviste: come, ad esempio, per emergenze mediche o per la sostituzione di un elettrodomestico, o per poter cogliere al volo delle occasioni, per esempio sfruttare un’offerta scontata per l’acquisto di un computer o di uno scooter per i figli. Un altro buon motivo per risparmiare è che aiuta a realizzare progetti futuri. Si accantona regolarmente denaro, così, per comprare beni durevoli costosi come l’auto o la casa, far studiare i figli all’università, partire per il viaggio dei sogni o iscriversi a un corso che migliori le proprie competenze. Si risparmia, infine, per tutelarsi dal calo delle entrate e poter mantenere nel tempo un tenore di vita omogeneo. Il nostro reddito può diminuire in seguito al pensionamento, e più in generale può avere oscillazioni nel tempo; ecco perché il denaro accantonato aiuta a salvaguardare le proprie possibilità di consumo da queste variazioni. Per la sua importante funzione sociale, il risparmio è tutelato dall’articolo 47 della Costituzione. Data l’importanza del risparmio per il benessere degli individui e per lo sviluppo e la stabilità del Paese, la Costituzione prescrive che la Repubblica italiana lo incoraggi e lo tuteli in tutte le sue forme.
Che cos’è il risparmio e che finalità ha?
Il risparmio è la parte del reddito non spesa in consumi di beni o servizi, quella che viene accantonata per soddisfare bisogni futuri. Il risparmio ha almeno tre finalità. Può servire ad affrontare gli imprevisti (risparmio precauzionale), a realizzare progetti futuri e a tutelarsi da oscillazioni del reddito.
Come si può tutelarsi dal calo delle entrate dopo il pensionamento?
Si può accantonare denaro in modo costante durante la vita lavorativa per avere una pensione integrativa o per creare una riserva di denaro a cui attingere. È importante iniziare a farlo prima possibile Con l’educazione finanziaria cerchiamo di spiegare ai giovani che è importante pensare al proprio futuro previdenziale appena iniziano a lavorare. Più tempo si ha a disposizione per risparmiare, più contenuto è l’ammontare dell’accantonamento necessario. Le indagini però ci dicono che l’atteggiamento di porsi obiettivi finanziari di lungo termine non è molto diffuso tra le persone: secondo l’ultima indagine sull’alfabetizzazione finanziaria degli adulti in Italia condotta dalla Banca d’Italia in ambito OCSE, solo un terzo degli intervistati dichiara di porsi obiettivi finanziari di lungo termine.
Per comprare un bene di un certo valore, l’unica possibilità che abbiamo è aspettare di risparmiare tutta la somma necessaria?
No, non è necessario. Se si ha necessità di avere subito il bene è possibile ricorrere a un prestito. La scelta fra risparmio e prestito dipende dalle proprie esigenze e possibilità. L’importante è ricordare che se si ricorre a un prestito per acquistare un bene, la somma da pagare sarà maggiore a causa degli interessi e una parte del proprio reddito futuro dovrà essere dedicata a rimborsare il prestito.
In alcuni casi, il risparmio è anche utile a soddisfare i requisiti per ottenere un finanziamento. Se devo acquistare una casa, per esempio, di solito le banche e gli altri intermediari non erogano l’intero importo ma una somma che generalmente si aggira tra il 70 e l’80 per cento del valore dell’immobile; la parte restante del prezzo può essere pagata con i risparmi accumulati nel tempo.
In ogni caso, i risparmi che servono a sostenere spese impreviste e cogliere opportunità di acquisto devono essere impiegati in strumenti facilmente liquidabili, cioè trasformabili in moneta con rapidità e senza costi.
Che cosa significa che l’inflazione diminuisce il potere d’acquisto dei risparmi?
L’inflazione è l’aumento generalizzato del livello dei prezzi. Se i prezzi aumentano, con la somma messa da parte si potranno comprare meno beni che in passato. Ad esempio, se il prezzo di un prodotto è salito da 20 a 25 euro, con 100 euro si compreranno non più cinque unità (100/20) ma quattro (100/25); il potere d’acquisto dei 100 euro è quindi diminuito.
Chi ha il compito di tenere sotto controllo l’inflazione?
L’Eurosistema, cioè il sistema formato dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali dei Paesi che usano l’euro, fra cui la Banca d’Italia. L’Eurosistema ha l’obiettivo di mantenere stabile il livello generale dei prezzi, cioè evitare eccessivi aumenti o cali (anch’essi dannosi per l’economia); svolge questo compito attraverso le decisioni di politica monetaria.
Come si possono proteggere i propri risparmi dall’inflazione?
È importante proteggere i risparmi dall’inflazione investendoli in strumenti finanziari (obbligazioni, azioni, quote di fondi comuni) o in immobili (case, fabbricati, terreni). È necessario scegliere modalità di investimento adatte alle proprie esigenze.
Il conto corrente può essere considerato un investimento?
No, perché la remunerazione è generalmente piuttosto bassa o nulla; se il rendimento è nullo il denaro lasciato sul conto corrente non è protetto dall’inflazione ma perde valore. Sul conto corrente è giusto mantenere i soldi strettamente necessari a far fronte alle spese correnti.
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Avvenire collabora con la Banca d'Italia su “Tu e l'economia”, un progetto gratuito per l’educazione finanziaria degli adulti vulnerabili. Risponde a domande e bisogni quotidiani spiegando, in modo semplice e concreto, quali sono le caratteristiche delle varie fonti di reddito, come usare in modo corretto gli strumenti di pagamento, come pianificare le proprie finanze per raggiungere obiettivi di risparmio, come ricorrere al credito in modo giudizioso e quali strumenti di tutela i clienti hanno a disposizione nel rapporto con le banche e gli altri intermediari finanziari. Le risorse didattiche sono disponibili e scaricabili liberamente qui.
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