Chi ha in programma di mettersi a riposo da lavoro può procedere a farne domanda. Da alcuni giorni, infatti, l’Inps ha attivato i servizi on line per presentare le richieste di prepensionamenti con le nuove opportunità: le cosiddette "Quota 102" e "Opzione donna".
La legge di Bilancio del 2022, modificando la previgente disciplina di "Quota 100", riconosce il diritto alla pensione anticipata a chi raggiunge, entro il 31 dicembre 2022, un’età anagrafica di almeno 64 anni insieme a un’anzianità contributiva di almeno 38 anni: i due requisiti sommati danno, appunto, quota 102). La relativa domanda di pensionamento può essere già presentata all’Inps da parte del cittadino in possesso delle credenziali di accesso ai servizi online: Spid, carta nazionale dei servizi, carta identità elettronica 3.0. La domanda va compilata on line dai servizi accessibili nella sezione «domanda pensione, ricostituzione, ratei, Ecocert, Ape sociale e beneficio precoci». Una volta fatto l’accesso e scelto «nuova prestazione pensionistica» va selezionato: «anzianità/anticipata/vecchiaia», poi «pensione di anzianità/anticipata» e ancora poi «requisito quota 102». Questa modalità di presentazione della domanda, precisa l’Inps nelle istruzioni presenti anche sul sito internet, è utilizzabile da parte di tutti i lavoratori iscritti alle gestioni private, alla gestione pubblica e alla gestione sport e spettacolo, anche per chiedere il cumulo dei periodi assicurativi al fine del conseguimento del diritto alla pensione con quota 102. Resta ferma, inoltre, la possibilità di presentare la domanda tramite patronati o altri soggetti abilitati all'intermediazione delle domande all’Inps o ancora utilizzando i servizi del
contact center.La seconda opportunità è la cosiddetta "Opzione donna". La legge di Bilancio del 2022, modificando la previgente disciplina, ha esteso la possibilità di accesso alla pensione anticipata alle lavoratrici che hanno perfezionato i requisiti entro il 31 dicembre 2021.
In particolare, possono conseguire la pensione, secondo le regole di calcolo del «sistema contributivo», le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2021, hanno maturato un’anzianità contributiva minima di 35 anni e l’età minima di 58 anni se lavoratrici dipendenti e di 59 anni se lavoratrici autonome. Ai fini del perfezionamento del requisito contributivo sono valutabili i contributi a qualsiasi titolo versati o accreditati. Si applicano, in tal caso, anche le cd «finestre»; per cui la decorrenza della pensione scatta una volta trascorsi:a) 12 mesi dalla maturazione dei requisiti, nel caso in cui la pensione sia liquidata a carico delle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti;b) 18 mesi dalla maturazione dei requisiti, nel caso in cui la pensione sia liquidato a carico delle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi.Una volta perfezionato i requisiti entro il 31 dicembre 2021, le lavoratrici possono conseguire la pensione anche successivamente alla prima decorrenza utile. Quest’ultima, in particolare, per le lavoratrici del comparto scuola e degli istituti di alta formazione artistica e musicale (Afam) è fissata, in presenza dei requisiti, rispettivamente al 1° settembre e al 1° novembre 2022. Invece le lavoratrici dipendenti e autonome del settore privato conseguono la pensione non prima del 1° febbraio 2022 e le lavoratrici dipendenti del pubblico dal 2 gennaio 2022. Si ricorda, fine, che per avere la pensione è richiesta anche la cessazione del rapporto di lavoro dipendente, ma non dell’attività svolta come lavoratrice autonoma.