Economia

Tendenze. Nuove partite Iva in calo a ottobre

giovedì 11 dicembre 2014
Diminuiscono le nuove partite Iva. A ottobre, comunica il ministero dell'Economia, sono state aperte 44.585 nuove partite Iva, con un calo del 2,1% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso.Il 71,3% delle nuove aperture, spiega il Dipartimento delle finanze, riguarda persone fisiche, il 22,3% società di capitali, il 5,6% società di persone. Seguono i 'non residenti' e le 'altre forme giuridiche', che rappresentano quasi l'1%.Rispetto a ottobre del 2013 c'è stato un aumento di avviamenti per le sole società di capitali (+5,2%), mentre le altre forme giuridiche mostrano un calo, più contenuto per le persone fisiche(-3,7%) e più sensibile per le società di persone (-8,4%).Questa dinamica, aggiunge il ministero, "conferma la tendenza all'aumento di nuove aperture di partita Iva da parte di società di capitale, evidenziata negli ultimi anni e dovuta verosimilmente alla recente normativa civilistica che facilita la costituzione di società a responsabilità limitata".Il 40,8% delle partite avviate a ottobre, sottolinea il ministero dell'economia, è al Nord, il 22,9% al Centro e il 36,2% al Sud e isole. Il confronto con lo stesso periodo del 2013 mostra gli aumenti maggiori in Umbria, Puglia e Campania (tra il 5-6%), e le flessioni più rilevanti in Valle d'Aosta (-20%), Liguria (-16,2%) e Molise (-15%).Tra i settori produttivi, il commercio continua ad avere il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 26,5% del totale, seguito dalle attività professionali con il 12,2% e da edilizia (9,1%) e alloggio-ristorazione (9,1%). Rispetto a ottobre dei 2013, ci sono aumenti per sanità (+7,7%), servizi alle imprese (+7%) e istruzione (+4,5%). Diminuzioni invece nel settore delle attività finanziarie ed assicurative (-12,6%), nelle attività artistiche (-11,6%) e nell'agricoltura (-9,8%).Per le persone fisiche, conclude il Dipartimento delle finanze, il 63,7% di aperture di partite Iva è stato tra gli uomini. Il 49,4% viene avviato da giovani fino a 35 anni e il 33,8% da persone di età tra i 36 e i 50 anni. Rispetto a ottobre dell'anno scorso tutte le classi di età sono in flessione.