A febbraio sono state aperte 42.799 nuove partite Iva con una flessione del 16,8% rispetto allo stesso mese del 2014. Il calo è dovuto, spiega il Mef in una nota, alla clausola prevista dalla legge di Stabilità che, insieme all'introduzione del nuovo regime fiscale forfettario, consentiva alle partite Iva in essere al primo gennaio 2015 di continuare a operare con il preesistente regime "di vantaggio". È quindi probabile che molti abbiano anticipato l'apertura della partita Iva entro fine 2014, ritenendo il regime allora in vigore più vantaggioso per la propria attività. Di conseguenza, evidenzia ancora il ministero dell'Economia, a gennaio e febbraio 2015 si è registrata una diminuzione nelle aperture di partite Iva. Solo successivamente, il 1 marzo 2015, con l'entrata in vigore del decreto Milleproroghe, è stato consentito in via transitoria per tutto il 2015 l'adesione al vecchio regime fiscale di vantaggio, per i soggetti che ne abbiano i requisiti.Il Tesoro sottolinea comunque che "anche nel secondo mese del 2015, tra le nuove partite Iva di cui sono titolari persone fisiche, si è rilevato un significativo numero di adesioni al nuovo regime forfetario: 9.653 soggetti, che si aggiungono ai 10.708 soggetti che vi hanno aderito a gennaio".