Bruxelles. I Paesi Ue bloccano l'intesa sui rider, si torna a negoziare
I Paesi dell'Unione Europea hanno bloccato l'accordo politico, raggiunto in via provvisoria lo scorso 12 dicembre, sulle nuove norme a tutela dei rider e dei lavoratori delle piattaforme come Uber, Deliveroo e Glovo.
«Oggi l’accordo provvisorio Ue sui lavoratori delle piattaforme non è stato sottoposto al voto in Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti» ha spiegato la relatrice del provvedimento, l’eurodeputata del Pd, Elisabetta Gualmini. Non si è tenuta nemmeno una votazione formale, poiché era chiaro che non ci sarebbe stata la maggioranza. Stando a quanto riportato dal sito di informazione Euroactiv i Paesi baltici, la Repubblica Ceca, la Francia, l’Ungheria e l’Italia avrebbero formalmente detto no a un accordo che ritenevano troppo distante dalla versione della direttiva del Consiglio dell’Unione Europea.
Il nodo su cui c’è stato disaccordo nel corso del trilogo si è ripresentato e riguardava la corretta classificazione dello stato occupazionale di almeno 5,5 milioni di persone in Europa. Per proteggere i lavoratori il testo aveva inserito la presunzione di rapporto di lavoro che scattava quando fossero stati presenti due indicatori di controllo su un elenco di cinque. La presunzione poteva essere fatta valere dal lavoratore, dai suoi rappresentanti e dalle autorità competenti. Mentre la piattaforma era chiamata a dimostrare che non si tratti di un rapporto di lavoro dipendente.
L’intesa tra il Parlamento europeo ed i rappresentanti dei 27 Stati membri era arrivato martedì 12 dicembre dopo una maratona negoziale durata oltre dodici ore. E questo risultato era stato definito un accordo rivoluzionario, il primo quadro normativo per i lavoratori di tutte le piattaforme digitali che mirava a garantire la corretta classificazione dello stato occupazionale di almeno 5,5 milioni di persone in Europa, che non si possono considerare lavoratori autonomi poiché le loro performance e i loro orari lavorativi vengono monitorate da un algoritmo.‼️ Los Gobiernos conservadores y liberales de la UE impiden la aprobación de la Directiva de Plataformas Digitales impulsada por la Presidencia española de la UE.
— Joaquín Pérez Rey (@jperezrey) December 22, 2023
🇪🇺 Una medida pionera que otorgaba derechos a unos 30 millones de trabajadores y a 5,5 millones de falsos autónomos.