Touring test. Opel Grandland, consumi contenuti e tanta sostanza
A poco più di un anno dal lancio, avvenuto nel settembre del 2021, e un discreto successo commerciale anche in Italia, Opel Grandland meritava di essere vista più da vicino, attraverso un Touring Test con un itinerario insolito nel cuore dell’Europa. Una sorta di ritorno a casa, a spasso per la Foresta Nera e dintorni in Germania a est del Reno, per questo SUV urbano di impronta tedesca e cuore francese, protagonista non secondario del portfolio Stellantis in questo segmento. Va subito detto che la rivisitazione stilistica operata di recente da Opel sui suoi veicoli, in particolare con la proposta nel nuovo frontale denominato Opel Vizor, volto moderno del marchio, ha contribuito non poco nel ringiovanire l’immagine della Marca, rendendola più contemporanea e affilata, oltre che distintiva e immediatamente riconoscibile. Tra le tante versioni di Opel Grandland, la scelta è caduta sul modello dotato di propulsore ibrido Plug-in da 1.6 litri, capace di erogare una potenza complessiva di 165 kW/224 CV e fino a 360 Nm di coppia, dotato di trasmissione automatica a otto velocità e sola trazione anteriore (esiste anche una seconda versione 4x4 con un secondo motore elettrico sull’asse posteriore).
Partendo da Milano, raggiungiamo attraverso la Svizzera con un percorso agevole e per lo più autostradale di circa 400 chilometri, Friburgo in Brisgovia, interessante città al confine con la Francia e famosa per la sua università, fondata nel 1457, che richiama oltre venticinquemila studenti anche dall’estero e la cui storia si caratterizza per un lungo periodo sotto il dominio della corona austrica, tra il 1388 e il 1806. Molte vie del centro sono caratterizzate dai Bachle (letteralmente, ruscelletti), piccoli corsi d’acqua che in passato venivano utilizzati in caso d’incendio. La piazza principale è dominata dalla maestosa cattedrale opera della importante famiglia Zahringhen e edificata tra la fine del XII secolo e il 1513 in calcare rosso, con una torre campanaria alta 116 metri e dotata di 16 campane, con la più antica che risale al 1258. Imperdibile il “lange rote”, salsicciotto rossiccio di trentacinque centimetri, che si mangia rigorosamente per strada, acquistandolo nelle bancarelle che si affacciano sulla piazza della cattedrale, optando per la versione con cipolle o senza. Friburgo conserva anche due delle cinque porte delle mura medievali, tra cui spicca la Schwaben Tor, dove spicca l’immagine di un giovane intento a togliersi una spina dal piede, metafora dei pericoli che attendono il viandante che si incammina verso la Foresta Nera.
Il design della carrozzeria della nuova Opel Grandland è definito da linee nette, dove l’Opel Vizor la fa da padrone, insieme alla tipica piega Opel che caratterizza il cofano. Altre particolarità sono date dai paraurti e dai pannelli laterali, ora verniciati in nero lucido nella nostra versione bicolore. L’abitacolo offre i sedili ergonomici attivi, dal comfort molto “tedesco” e certificati dagli specialisti di “Aktion Gesunder Rücken e.V.” (AGR), che aiutano a mantenere una postura corretta quando si è al volante. Gradevole il sistema “Keyless Open & Start” e il portellone elettrico controllato da sensori che si può aprire e chiudere con un semplice movimento del piede sotto il paraurti posteriore. Connettività e intrattenimento sono garantiti dai moderni sistemi multimedia, mentre il sistema di ricarica wireless nel tunnel centrale consente di ricaricare gli smartphone compatibili in modo pulito e ordinato, senza cavi.
La Trinkalle a Baden Baden - .
Lasciata Friburgo ci dirigiamo a nord per circa cento chilometri verso Baden Baden, famoso e aristocratico centro termale già noto al tempo dei romani e pare ispiratore con il suo casinò del famoso romanzo “Il Giocatore” di Fëdor Dostoevskij. Da non perdere la Kurhaus, costruita nel 1821- 24 su progetto di Frederich Wienbrenner, e, immediatamente sulla destra, la Trinkhalle, neoclassica Sala delle Acque lunga novanta metri e caratterizzata da uno scenografico colonnato, dove trova posto una sorgente gratuita per bere un sorso di acqua termale. E per chi vuole concedersi un autentico bagno romano, non può mancare una sosta al monumentale Friederichsbad, inaugurato nel 1877: le terme ricalcano lo stile classico, proponendo un percorso di diverse vasche, dalla sauna più calda al bagno di vapore fino alle vasche più fredde.
Il Friederichsbad a Baden Baden - .
Con il motore turbo benzina 1.6 litri e il motore elettrico che garantisce la trazione alle ruote anteriori, la nostra Grandland Hybrid produce una potenza di sistema tutto sommato più che accettabile, soprattutto se si pensa al carattere complessivo del veicolo, certamente non votato a comportamenti corsaioli. Quel che si apprezza è l’andatura confortevole e sicura, con un’ottima tenuta di strada e consumi contenuti, in parte dovuti alle percorrenze effettuate con il solo motore elettrico (consumo di carburante nel ciclo misto WLTP: 1,8-1,3 l/100 km, emissioni di CO2 pari a 41-29 g/km; nel ciclo misto NEDC: 1,9-1,5 l/100 km, emissioni di CO2 pari a 43-34 g/km), che garantisce l’accelerazione di una sportiva e una parziale guida a zero emissioni per circa 48 chilometri, grazie anche alla frenata rigenerativa. Apprezzabile il cambio automatico elettrico a otto rapporti, vellutato ed efficiente, che consente di accelerare da zero a 100 km/h in 8,9 secondi; viaggiando in modalità puramente elettrica, si arriva a una velocità massima di 135 km/h, mentre sfruttando anche l’endotermico si arriva a 225 km/h, come abbiamo avuto modo di constatare sulle autostrade tedesche, dove queste velocità sono consentite.
La piazza del mercato a Tubinga - .
Poco più di cento chilometri ci separano dall’antica Tubinga, famosa per l’antica università fondata nel 1477 dal duca Eberardo, che trasformo la fortezza sul fiume Neckar in un centro internazionale di cultura. Il cuore della cittadina è costituito dalla Pazza del Mercato, dominata dal Municipio affrescato con il suo orologio astronomico del 1511; davanti la statua di Nettuno, intorno alla quale tre volte alla settimana si svolge un affollato mercato. A pochi passi la cattedrale Stiftskirche edificata nel 1470-83, di fronte alla quale si trova la celebre libreria antiquaria Heckehauer, che dal 1895 al 1899 ebbe alle dipendenze un commesso di nome Herman Hesse. A circa trenta chilometri a sud-ovest, su una collina boscosa, si trova il fiabesco castello degli Hoenzollern, le cui torri aguzze furono utilizzate nel 1975 dal regista Stanley Kubrick per ambientare gli esterni del film Barry Lindon.
Un’altra caratteristica dell’ammiraglia SUV Opel sono i fari anteriori adattivi IntelliLux LED® Pixel, dove i 168 elementi LED integrati adattano continuamente il fascio luminoso in base alla situazione di guida e all’ambiente circostante, senza abbagliare gli altri automobilisti. A ciò si aggiunge il sistema Night Vision, presente per la prima volta su una Opel: la telecamera a infrarossi del sistema rileva persone e animali fino a 100 metri di distanza, in base alla differenza di temperatura rispetto all’ambiente circostante, consentendovi di reagire prontamente anche di notte o in caso di scarsa visibilità. E sempre in tema di sicurezza, un’altra novità, in abbinamento al cambio automatico, è il sistema Highway Integration Assist. Utilizzando una telecamera e i sensori radar, il cruise control attivo mantiene la distanza rispetto al veicolo che precede in base alla velocità impostata, mentre il sistema di posizionamento attivo in corsia mantiene Opel Grandland al centro della corsia; grazie poi al sistema “Stop & Go”, Opel Grandland riprende automaticamente la guida dopo essersi fermata. Dell’ampia gamma di equipaggiamenti fanno parte anche altri sistemi come la telecamera anteriore e posteriore, l’assistente al parcheggio automatico e l’allerta angolo cieco laterale.
Lasciato anche il castello degli Hoenzollern, proseguiamo verso sud per una settantina di chilometri in direzione di Rotweil, piccola cittadina fondata dai romani nel 77 d.C. e segnata dal lungo dominio della Confederazione Svizzera, dal 1463 al 1802. Eretta su uno sperone roccioso sul fiume Neckar, alle porte della Foresta Nera, secondo la tradizione ha dato origine alla famosa razza canina: già nel medioevo si dice venissero impiegati come cani da pastore per le mandrie che giungevano al locale mercato del bestiame. A poca distanza, il pittoresco villaggio di Urach, che oggi conta solo 330 abitanti ma è considerato culla dell’industria orologiera della Foresta Nera, famosa per i suoi orologi a cucù; da notare la parrocchiale barocca di Ognissanti, sorta su una precedente chiesa romanica, caratterizzata da uno snello campanile con sommità a cipolla, circondata da torri quadrate e mura che racchiudono il cimitero.
La chiesa di Ognissanti a Urach - .
Una fattoria a Bregenbach - .
Qualche chilometro più a ovest il piccolo abitato di Breghenbach, circondato da boschi e punteggiato da fattorie, dove l’abitazione dei contadini si sposa alla stalla in un unico edificio, come da tradizione locale.
Tra le dotazioni di serie sulla nostra Grandland abbiamo avuto modo di apprezzare più volte c’è sicuramente l’allerta incidente con frenata automatica di emergenza, così come il rilevamento pedoni, il sistema di mantenimento della corsia di marcia, il riconoscimento segnali stradali, il rilevamento stanchezza (che, per la verità, interveniva un po’ troppo di frequente nell’avvisarci di fare una pausa) e il cruise control con limitatore di velocità. Già dalla versione d’ingresso è comunque dotata del posto di guida Pure Panel con Driver Information Center da sette pollici e schermo touch a colori di dimensioni analoghe per utilizzare Apple CarPlay e Android Auto attraverso il sistema di infotainment Multimedia, mentre il quadro strumenti digitale da 12 pollici e schermo touch a colori da 10 pollici standard è riservato alle versioni GS Line e Hybrid. Per finire, l’assistente al parcheggio anteriore e posteriore, l’assistente automatico al parcheggio, la retrocamera e l’allerta angolo cieco laterale, tutti compresi nella dotazione di serie, aumentano ulteriormente la sicurezza.
Il birrificio Von Fustenberg a Donauschingen - .
La nostra avventura sta per finire. Ma prima di rientrare a Milano una veloce deviazione a Donaueschingen, dove i fiumi Berg e Brigach si uniscono per formare il Danubio, in tedesco Donau, che da qui inizia il suo viaggio a est di 2840 chilometri verso il Mar Nero. La cittadina è ricordata anche per la famiglia von Furstenberg, stabilitasi qui alla fine ‘800 e proprietaria dell’omonimo e ben noto birrificio, che propone interessanti degustazioni e visite guidate; nel loro castello si trova anche la Donauquelle, considerata in passato la sorgente del Danubio e contraddistinta da una rotonda del XIX secolo.In conclusione, possiamo dire che questa Opel Grandland ci ha convinto. Attraverso un percorso di oltre 1300 chilometri su autostrade, veloci statali e piccole strade tra i boschi abbiamo avuto piacevoli conferme: il comfort di marcia grazie anche all’ottima insonorizzazione, la tenuta di strada sicura e i consumi contenuti (a batteria carica) sono le caratteristiche che più saltano all’occhio. A cui si aggiunge una sorta di inclinazione complessiva alla sostanza, ma senza inutili fronzoli, che mantiene e conferma il posizionamento distintivo “alla tedesca” di questa proposta appartenente al gruppo Stellantis. Il prezzo per tutto questo è pari a € 48.850, a cui si aggiungono € 2.500 per il pacchetto Ultimate della versione provata che comprende carrozzeria bicolore con tetto nero, fari Led Matrix e fendinebbia, Multimedia Navi e Keyless Entry&Star: non è poco, anche considerando che si tratta di una ibrida plug-in al top delle dotazioni.