Economia

RAPPORTO. Ocse: l'Italia eviti i condoni

venerdì 15 febbraio 2013
​Ridurre le distorsioni e gli incentivi all'evasione diminuendo "le alte aliquote fiscali". Tassare "una più ampia gamma di esternalità ambientali" e "riaffermare la volontà di evitare i condoni". È una delle raccomandazioni all'Italia contenute nel Rapporto Ocse Going for Growth 2013.Tra le priorità indicate dall'Ocse all'Italia per riprendere la strada della crescita, c'è proprio quella di "migliorare l'efficienza del sistema tributario". "Il cuneo fiscale sui lavoratori a basso reddito - afferma l'organizzazione - è elevato, il codice fiscale è estremamente complicato e l'evasione è alta".Tra le azioni intraprese finora, l'Ocse cita "alcuni aumenti necessari delle tasse" che riguardano "soprattutto le imposte indirette" e ricorda l'introduzione dell'Imu. Ora, tra le raccomandazioni per il futuro, c'è quella di "ridurre le distorsioni e gli incentivi all'evasione diminuendo le alte aliquote fiscali nominali ed eliminando le spese fiscali". Roma dovrà inoltre "tassare una più ampia gamma di esternalità ambientali e riaffermare la volontà di evitare i condoni fiscali". Infine, "quando la situazione fiscale lo permette, ridurre la tassazione diretta sul lavoro". Oltre alle riforme fiscali, l'Ocse chiede anche all'Italia di ridurre le barriere alla concorrenza, proseguendo con le privatizzazioni ed eliminando i legami di proprietà tra governi locali e fornitori di servizi". Necessario anche ridurre i tempi delle cause civili.