Economia

La prova. Nuova Hyundai Tucson, decisamente ibrida

Ferdinando Sarno martedì 16 luglio 2024

La nuova Hyundai Tucson

Se il mercato italiano non vuole saperne di attaccare la spina, allora vai con l’ibrido. Mild, full o plug-in, purché sia ibrido. “E’ questa la strategia adottata da Hyundai per cercare di avvicinare gradualmente gli italiani alla mobilità elettrica”. A dirlo è Andrea Crespi, presidente e CEO di Hyundai Italia alla presentazione del Tucson, il SUV best seller di Hyundai (nel 2022 e nel 2023 è stato il C SUV più venduto in Europa), oggetto di un aggiornamento della quarta generazione, introdotta a fine 2020,

Un mercato, quello dei C-SUV, dove reggono bene la motorizzazione benzina incluso i MHEV (31%) e quella diesel (34%). Così, giusto per accontentare tutti e non perdere nessun cliente (il mercato dei privati vale il 54% con il restante 46% diviso fra B2B, noleggio a lungo e breve termine), per il nuovo Tucson sono disponibile con la tecnologia ibrida non solo i benzina ma anche i diesel.

Una gamma motori tutta elettrificata. La proposta per il nuovo Hyundai TUCSON si fonda sul powertrain Full-Hybrid da 215 CV basato sull’affidabile 1.6 T-GDI, con cambio automatico a 6 rapporti e in versione 2WD o 4WD. Disponibili in base agli allestimenti anche le opzioni mild hybrid a 48 volt sia benzina 1.6 T-GDI 160 CV 2WD (MT o DCT) sia diesel 1.6 CRDi 136 CV 2WD DCT. Completa la gamma la versione Plug-in Hybrid 4WD AT da 235 CV– capace di percorrere fino a 65 km in modalità 100% elettrica (WLTP).

Cosa cambia. Le dimensioni sono rimaste le stesse (lunghezza: 4.510 mm, larghezza: 1.865 mm, altezza: 1.650, passo: 2.680). Esternamente sono cambiati la calandra, i gruppi ottici, i paraurti e il design dei cerchi mentre, i “ritocchi” più sostanziali sono nell’abitacolo dove notiamo il volante ridisegnato, la console centrale riprogettata con ricarica wireless integrata, il cambio posizionato sul piantone dello sterzo (gran bella idea, questa) e il doppio display curvo che integra il cluster e l’infotainment, entrambi da 12,3’’. Per la versione N Line, quella sportiva, nella carrozzeria dettagli specifici e passaruota in tinta, paraurti sportivi e cerchi da 19”, prese d’aria maggiorate mentre, nell’abitacolo, è riconoscibile dalle cuciture e dettagli in rosso, dal volante e sedili sportivi e dalla pedaliera in metallo.

Come va. Abbiamo provato la versione Exellence, quella top di gamma e, onestamente, in un paio d’ore di test drive, è difficile trovare dei punti negativi. Potremmo dire, però, che una macchina di questa qualità meriterebbe i sedili con comandi elettrici. Buona la posizione di guida rialzata, maneggevole il volante don tutti i comandi necessari a disposizione, sterzo fluido e preciso, ottima tenuta di strada impreziosita da sospensioni ben calibrate. Il tutto in un ambiente elegante, moderno e davvero spazioso.

Allestimenti e prezzi. Il Tucson è disponibile a due e a quattro ruote motrici, con cambio manuale e automatico e in quattro allestimenti: X-tech (da 32.850 a 36.800 euro); Business (da 35.350 a 41.400 euro); Exellence e N-Line entrambi da 39.650 a 50.700 euro.

L’offerta commerciale. Riguarda il nuovo Tucson Full Hybrid 2WD in allestimento Business proposto con rate da 249 euro al mese per 36 mesi – solo con permuta o rottamazione e finanziamento Hyundai Plus (TAN 7,45%, TAEG 8,62%) – a fronte di un anticipo di 6.370 euro.