Economia

Nuova e-C3. Ecco come Citroen ha reso l'elettrico "abbordabile"

Alberto Caprotti giovedì 6 giugno 2024

La Citroen C3 debutta in versione elettrica al fianco di quella termica

Semplicità, eliminazione del superfluo, economie di scala, razionalizzazione della gamma e una batteria più economica. Volendo sintetizzare, è questa la ricetta proposta da Citroen per arrivare a confezionare la prima – e al momento unica - auto elettrica costruita in Europa con un prezzo inferiore ai 24.000 euro. Parliamo della e-C3, il Suv che nel suo piccolo (4 metri di lunghezza per 1,76 di larghezza) punta a quel traguardo che il mercato sta inseguendo da tempo, rendere cioè abbordabile la mobilità 100% a batteria.

Grazie anche ai nuovi incentivi, peraltro già esauriti per la categoria delle elettriche, in Italia la nuova e-C3 ha collezionato 1.300 ordini prima ancora di essere vista. Il listino parte da 23.900 euro e grazie alla formula “Elettrico Sociale Citroën”, è possibile accedere alla formula che prevede un canone mensile da 49 euro e tasso agevolato. L’abbiamo provata in Austria, a est di Vienna e non lontano da Trnava (Slovacchia) dove viene prodotta insieme alla versione a benzina da 1.2 litri e 100 Cv che la affianca nel debutto sul mercato.

In termini di design, rimane la tradizionale originalità stilistica di un modello da sempre molto apprezzato (5,6 milioni di unità vendute nel mondo dal lancio della prima generazione nel 2002). Il frontale è caratterizzato da un gruppo ottico full LED e una calandra distintiva che ripensa in chiave moderna lo stile Citroen. Sul fronte del comfort per la prima volta nel segmento delle city car, il marchio adotta le sue apprezzate sospensioni Advanced Comfort con smorzatori idraulici progressivi come equipaggiamento di serie su tutte le versioni. Anche l’abitacolo è studiato nei particolari che uniscono comfort e praticità. I materiali sono economici ma ben rifiniti. Citroen ha semplificato al massimo l’offerta (solo due allestimenti, You e Max), snellendo così i processi produttivi. Le dotazioni di serie, poi, si concentrano su ciò che per il cliente-tipo ha maggiormente valore, rinunciando perfino a un quadro strumenti tradizionale. E’ stata inoltre sfruttata una piattaforma del gruppo Stellantis, la Smart Car - che condivide parti con la Cmp made in PSA - nata con respiro globale e condivisa tra i brand del gruppo, generando così importanti economie di scala. Nel caso della C3 elettrica, infine, la scelta di montare batterie al litio-ferro-fosfato anziché nichel-manganese-cobalto ha generato, da sola, un risparmio di circa il 20% sui costi.

Tutto questo non significa guidare un’auto spartana, che resta comunque molto gradevole esteticamente. Se vogliamo trovarle un difetto, diciamo che per essere una 100% elettrica non eccelle in silenziosità, specie quando la si porta al massimo delle prestazioni. Che peraltro non sono da fulmine di guerra, visto che la velocità è stata volutamente limitata a 135 km/h per preservare l’autonomia. La batteria da 44 kWh promette fino 326 km di percorrenza prima di esaurirsi, che non sono moltissimi e diminuiscono sensibilmente nell’uso reale. In compenso bastano meno di un quarto d’ora per ricaricarla al 50% della capienza e 26 minuti per arrivare dal 20 all’80% attaccandola ad una colonnina ad alta potenza.

"Ci aspettiamo grandi cose da questa vettura - ha commentato Giovanni Falcone, managing director di Citroen Italia – che è un prodotto rivoluzionario e accessibile per tutti. Da sempre abbiamo raccontato la C3 come un prodotto che potesse cambiare le regole e anche se la versione termica sarà quella più acquistata sul mercato, siamo molto orgogliosi della nostra elettrica semplice, popolare, confortevole e sostenibile”.