Mercati e voto. Piazza Affari altalenante, ancora sotto pressione i titoli di Stato
L’esito delle elezioni italiane non ha causato scossoni sui mercati europei che anche oggi hanno aperto in positivo sulla scia di Wall Streert (a piazza Affari il Fitse Mib ha sfiorato l’1,2% dopo la buona performance di ieri) per perdere però poi slancio a metà mattina. A frenare le Borse ancora una volta le notizie che arrivano dal fronte del gas russo le cui forniture sono praticamente bloccate da un mese. Il gasdotto Nord Stream è stato dichiarato fuori uso per danni "senza precedenti" tre sue linee. La Russia dall’inizio della guerra in Ucraina ha tagliato le forniture di gas all'Europa tramite il Nord Stream prima di sospendere del tutto i flussi a fine agosto, sostenendo che le sanzioni occidentali ne impediscono la manutenzione tecnica. Svezia e Danimarca hanno confermato la rilevazione di due perdite nel Baltico. Secondo Berlino l'origine del danneggiamento possa essere imputabile ad attacchi o atti di sabotaggio.
Vola il prezzo del gas alla borsa di Amsterdam, con i future Ttf avanzano del 5,8% e si porta a 184 euro al megawattora.Continua a pesare sui mercati il rischio di una recessione globale con l'inflazione e la stretta monetaria delle banche centrali che stanno facendo lievitare i rendimenti dei titoli di Stato e il mercato valutario in preda della volatilità.
Sotto pressione in particolare i titoli di Stato italiani, in attesa che il nuovo governo scopra le carte sulle scelte di politica economica: lo spread Btp-Bund si posiziona sopra i 250 punti base, a quota 255, con il rendimento dei nostri titoli di Stato - i peggiori in Europa - al 4,61%.