Economia

Venture capital. Neva Sgr lancia i fondi Neva II: obiettivo 500 milioni di euro

Paolo M. Alfieri mercoledì 18 settembre 2024

Luca Remmert, presidente di Neva Sgr, e Mario Costantini, ceo e general manager di Neva Sgr

Neva Sgr raddoppia gli obiettivi. La società di venture capital del Gruppo Intesa Sanpaolo ha celebrato infatti il traguardo del quarto anno di attività avviando ufficialmente i nuovi fondi Neva II e Neva II Italia - dedicati a investimenti in società che si impegnano a fornire soluzioni di business a problemi globali - che avranno una capacità di investimento finale di 500 milioni di euro, raddoppiata rispetto ai 250 milioni di euro dei fondi Neva First. Per presentare, oltre ai due nuovi fondi, i risultati conseguiti in quattro anni e le prospettive di crescita, Neva Sgr ha riunito oggi alle Officine Grandi Riparazioni di Torino (Ogr) una platea di venture capitalist, corporation, investitori istituzionali, esperti, imprenditori e startupper da tutta Italia e da altri Paesi.

Il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, e la chief sustainability officer di Intesa Sanpaolo e presidente di Intesa Sanpaolo Innovation Center, Paola Angeletti, hanno evidenziato l’importante ruolo di Neva Sgr nelle strategie di sostenibilità del gruppo. Dall’agosto del 2020 a oggi, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia nei primi due anni, Neva Sgr ha raggiunto in anticipo gli obiettivi prefissati, arrivando a investire con i suoi primi tre fondi – Neva First per gli investimenti globali, Neva First Italia dedicato alle realtà nazionali e Fondo Sei per lo sviluppo degli ecosistemi innovativi italiani – circa 170 milioni di euro in oltre 40 società innovative in forte crescita.

A quattro anni dall’avvio delle attività di Neva Sgr, il ceo e general manager, Mario Costantini, ha annunciato ieri la chiusura del periodo di composizione del portafoglio di investimenti del fondo Neva First con un anno di anticipo e la prima distribuzione di capitale ai sottoscrittori, grazie alla valorizzazione dell’uscita dal capitale di Cyberint dopo la sua recente acquisizione da parte dell’operatore globale di cybersecurity Check Point. Per i nuovi fondi Neva Sgr ha fissato obiettivi ancora più impegnativi: Neva II punta a una raccolta finale di circa 400 milioni di euro, da investire nelle migliori aziende emergenti innovative a livello mondiale, mentre Neva II Italia prevede di raccogliere 100 milioni di euro da riservare alle realtà italiane. Entrambi i fondi hanno il mandato di concentrare la propria attenzione su società che operano in settori di prioritaria importanza a livello globale, quali le scienze della vita, la transizione energetica, la trasformazione digitale, la produzione manifatturiera di nuova generazione e l’aerospazio. “L’obiettivo è generare un alto rendimento di capitale partecipando attivamente alla soluzione di grandi problemi globali – spiega Luca Remmert, presidente di Neva Sgr -. I nuovi fondi Neva II andranno a rafforzare ulteriormente il nostro impegno, investendo complessivamente 500 milioni di euro, ad esempio in campo medico in progetti per la cura di malattie oncologiche e autoimmuni”. "Operiamo in economia di mercato, indicando percorsi sostenibili, impegnando le nostre persone a cui siamo grati, e le nostre risorse, dando l'esempio - sottolinea Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo -. Abbiamo dato vita a Intesa Sanpaolo Innovation Center, per creare un ecosistema dell'innovazione, e a Neva Sgr, per investire nelle migliori realtà innovative. Neva è partita quattro anni fa con 100 milioni di euro forniti dalla banca e l'abbiamo vista lavorare bene; si è fatta conoscere e apprezzare dai mercati. Oggi, visti i risultati ottenuti, siamo convinti che sia arrivato il momento di crescere ancora. Neva è la prova che è possibile, anche in Italia, investire in innovazione producendo risultati attraenti per gli investitori”.