Economia

I dati. Nel 2023 boom del trasporto aereo. Ma le low cost calano del 10%

Paolo M. Alfieri martedì 16 aprile 2024

Aumenta il numero di persone che viaggiano in aereo, scende, paradossalmente, la quota di coloro che scelgono le linee low cost. Può sembrare un paradosso quanto emerge dal rapporto 2023 dell’Ente nazionale aviazione civile (Enac), ma è forse un indicatore di come, al di là delle tariffe, sempre più persone guardino ai servizi offerti e alla comodità di orari e scali comodi nel momento in cui scelgono le rotte aeree. In generale, nel 2023 sono stati oltre 197 milioni i passeggeri che hanno usufruito dei servizi trasporto aereo negli aeroporti italiani da rotte nazionali e internazionali, con un incremento del 20% rispetto al 2022. Superati anche i dati di traffico rispetto al periodo pre-Covid, con una variazione di +2% tra il 2019 e il 2023.

L'aeroporto di Roma Fiumicino si conferma al primo posto per traffico passeggeri con circa 40,3 milioni e una quota del 20,4%. "La voglia di tornare a volare e superare le criticità economiche e sociali del periodo pandemico – ha osservato il presidente Enac Pierluigi Di Palma - è ulteriormente confermata dall'aumento del numero dei passeggeri e dalla ripresa del traffico aereo nel 2023, tendenza consolidata anche nei primi mesi di quest'anno. Il trasporto aereo è un asset sempre più importante per il Paese e si inserisce in un trend di crescita e innovazione tecnologica, sostenibile e green, della nuova mobilità aerea avanzata, il presente e il futuro del trasporto aereo".

Il traffico nazionale, con 68,6 milioni di passeggeri (pari al 35% del traffico passeggeri complessivo), ha registrato un incremento del 6% rispetto al 2022, specifica l'Enac. Il traffico internazionale, con 128,5 milioni di passeggeri (pari al 65% del traffico passeggeri complessivo), è cresciuto del +28% rispetto all'anno precedente. L'aerea geografica con cui si osserva il maggior traffico è l'Unione Europea, la Spagna è il primo Paese, con una quota del 14% (pari a 18 milioni di passeggeri), e Roma Fiumicino-Madrid Barajas è la rotta principale.

I vettori low cost hanno trasportato il 56% del totale passeggeri, pari a 110,2 milioni di persone, ma è evidente una flessione del 10% rispetto al 2022. Il traffico su vettori tradizionali si è, invece, attestato al 44%, pari a 86,8 milioni di passeggeri, con un incremento del 10% rispetto all'anno precedente. Infine, il settore cargo (merci e posta) nel 2023 ha registrato oltre 1 milione di tonnellate movimentate, sebbene si evidenzi una modesta flessione dell'1% rispetto al 2022. Confrontando le statistiche con l'andamento del mercato del trasporto aereo pre-pandemia i volumi di traffico risultano pressoché invariati, con una flessione di circa 700 tonnellate (-0,07%).

A livello globale, nei primi mesi del 2024 il settore dell’aviazione civile si sta confrontando da un lato con l’aumento della domanda dei viaggiatori, dall’altro con i problemi di produzione dei colossi Boeing e Airbus. Le compagnie aeree stanno spendendo miliardi di dollari in manutenzione per continuare a far volare aerei più vecchi e meno efficienti in termini di consumo di carburante, oltre a pagare di più per potersi assicurare velivoli dalle compagnie di noleggio. Ma alcuni vettori sono già stati costretti a ridurre la propria programmazione per far fronte alla mancanza di aerei disponibili.