Economia

Iniziativa. Nasce la Scuola di Servizio civico

Redazione Romana mercoledì 24 giugno 2020

Francesco Rutelli, fondatore della Scuola di Servizio civico

Al via la Scuola di Servizio civico di Francesco Rutelli. Selezionati i primi 50 studenti, tutti di alto livello, in maggioranza donne, età media 30 anni, con forti motivazioni. Ma «a grande richiesta», si apre una nuova finestra per selezionare altri dieci partecipanti. Le domande si potranno presentare fino al 5 luglio compilando il questionario: https://www.scuolaserviziocivico.org/it/questionario-di-preiscrizione/.

Di primo livello il corpo docente: 130 personalità accademiche e del mondo della cultura, dell'impresa, dell'amministrazione pubblica, che, arricchite anche dall'esperienza dell'insegnamento a distanza di questi ultimi mesi, stanno valutando i migliori metodi didattici da mettere in campo in quella che sarà la prima scuola del dopo-Covid. Fra distanza e presenza, non si tratterà solo di lezioni frontali, ma anche di sopralluoghi «per formare sul campo dei servitori civici - spiega Rutelli - che siano in grado di affrontare la complessità, con un approccio integrato che non guardi solo uno spicchio della realtà». Le lezioni cominceranno nella seconda metà di settembre e andranno avanti fino a marzo, divise in due trimestri, abbracciando dieci aree tematiche.

Fra le personalità che saliranno in cattedra, Sabino Cassese, Paola Severino, Renzo Arbore, gli architetti Carlo Ratti e Susanna Tradati, Giuseppe Busia (segretario generale dell'Autorità per il garante per la privacy), Riccardo Capecchi (ex segretario generale Agcom), Angelo Piazza (ex ministro della Funzione pubblica), Stefano Cuzzilla (presidente Federmanager). E alcuni membri del comintato scientifico e organizzatore, fra cui Antonella Salvatore (John Cabot University), l'urbanista Paolo Urbani, l'economista della Luiss Veronica de Romanis, il vicepresidente dell'Eni Fausto Bolognese (docente Unint), gli economisti Giaime Gabrielli e Antonio Preiti, il dirigente Formez PA Sergio Talamo.

La scuola è a pagamento, ogni studente dovrà versare 450 euro di iscrizione. Per sostenere il resto dei costi Rutelli ha lanciato la campagna "Adotta uno studente": «Ogni benefattore potrà contribuire alla formazione di un futuro amministratore pubblico, formato sul campo per gestire le complessità di una grande città».