Marchionne. «Raddoppio degli utili e... celibato», ecco il futuro di Fca
Il quartier generale di Fca a Auburn Hills (Michigan)
«Sono stanco. Il business dell'auto, se vuoi farlo bene, ti consuma. Ho voglia di fare altro...». Sergio Marchionne, 65 anni, da 15 alla guida del Gruppo, conferma la sua uscita da Fiat-Chrysler agli inizi del 2019: il suo posto sarà preso da qualcuno all'interno della società. In un'intervista a Bloomberg a poche ore dall'apertura del Salone dell'Auto di Detroit, l'amministratore delegato di Fiat Chrysler conferma i target 2017 e 2018 e, in vista della presentazione del piano industriale l'1 giugno, si spinge anche oltre: gli utili del gruppo potrebbero raddoppiare entro il 2022 grazie alla spinta di Jeep. Un aiuto arriva anche dal taglio delle tasse da 1.500 miliardi di dollari varato dall'amministrazione Trump: potrebbe tradursi in utili per 1 miliardo di dollari l'anno».
Fca intanto è pronta ad affrontare le nuove sfide dell'industria automobilistica da sola: dopo i falliti tentativi di nozze con General Motors e altre opzioni considerate a più riprese, un'alternativa - spiega Marchionne - non è dietro l'angolo. «Se nessuno ti vuole, il celibato potrebbe essere l'unica opzione», afferma Marchionne, ritenendo comunque ora Fca in una posizione più forte da poter guardare al futuro anche per conto proprio.
Nel futuro di Marchionne invece, resta certo il ruolo in Ferrari: «Devo finire quello che ho iniziato...», dice. E si profila sempre più il mantenimento di ruolo anche in Exor, dove attualmente è videpresidente: «Se la mia presenza è richiesta, resterò». Per ora comunque Marchionne resta impegnato a tempo pieno nella società, per la quale continua a perseguire una strategia di crescita. Una crescita che passa per Jeep, vero e proprio motore di Fca. «È possibile un raddoppio degli utili entro il 2022», dice. Quanto al suo successore, dopo le voci di un possibile approdo da Seat dell'ex pupillo Luca De Meo, il mercato ora scommette su Richard Palmer, attuale responsabile finanziario di Fca, mentre Alfredo Altavilla, responsabile delle attività europee del Gruppo, e il capo di Jeep, Mike Manley, vengono considerate le due due principali alternative.