Economia

Decreto legislativo e direttiva Ue. Mutui: dopo 18 rate non pagate casa alle banche

giovedì 3 marzo 2016
La casa può essere pignorata e poi venduta dalla banca dopo 18 rate del mutuo non pagate. Inoltre la valutazione deve essere effettuata da un perito nominato dal tribunale e affiancato da un esperto di fiducia del mutuatario. È quanto prevede il nuovo parere delle commissioni Finanze di Camera e Senato al recepimento della direttiva europea sul credito, redatto dal Pd e sul quale c'è l'ok del governo. Lo ha detto il capogruppo democratico a Montecitorio, Ettore Rosato, nel corso di una conferenza stampa alla Camera. La clausola di inadempimento sui 18 mesi, e non 7 come ipotizzato in precedenza, sarà facoltativa e non si applica ai contratti in essere. La scelta delle 18 rate, spiega il relatore alla Camera Giovanni Sanga, "è stata fatta in base alla normativa già esistente, che prevede appunto la possibilità di sospendere per 18 mesi il pagamento delle rate sul mutuo prima casa". Il parere sarà dato martedì prossimo dalle commissioni parlamentari, sottolinea Rosato. Questa è la proposta che sarà "recepita in pieno dal governo e che verrà fuori nel decreto legislativo", spiega ricordando che formalmente i pareri delle commissioni sui decreti legislativi non sono vincolanti per l'escutivo. Nei giorni scorsi si era parlato di 7 rate non pagate, sufficienti a far passa di mano l'abitazione, dal proprietario alla banca. "È un equivoco- ha detto l'altro relatore Michele Pelillo- causato dalla confusione sulle norme che non riguardano questo decreto". Tornando ai contenuti del parere che poi entreranno nel decreto legislativo, si specifica che la non retroattività riguarda anche i mutui oggetto di surroga e che la clausola di inadempimento è facoltativa e la banca non può obbligare il cittadino a sottoscriverla. In caso di morosità di almeno 18 mesi la casa può essere messa in vendita solo con uno specifico atto di disposizione dell'immobile da parte del consumatore; viene confermato il divieto al "patto commissorio" e disciplinato per legge il "patto marciano". Ossia la banca può trattenere dalla vendita della casa solo quanto ancora dovuto ed è obbligata a restituire al consumatore l'eventuale eccedenza. In ogni caso il trasferimento del bene immobile alla banca comporta l'estinzione del debito anche se il valore dell'immobile è inferiore a quello del debito residuo. Si evita la procedura giudiziaria. Infine, capitolo valutazione. Il perito viene nominato dal tribunale; il consumatore deve essere assistito da un esperto di sua fiducia e su tutta la procedura vigilerà la Banca d'Italia.