Start up. Mulinum sbarca in Puglia e prevede di assumere
Mulinum allarga i suoi orizzonti e arriva anche in Puglia. A Mesagne (Brindisi) nascerà la terza realtà della start up calabrese che recupera grani antichi locali, quelli dimenticati (come Senatore Cappelli). L'impresa, che è stata presentata al castello di Mesagne, verrà realizzata nei 200 ettari dell'azienda agricola Baroni Nuovi, che si estende tra seminativi, vigneti e uliveti. Questo progetto ha preso il via nel mese di novembre, con la partecipazione di venti co-fondatori locali. Il progetto è già finanziato per il 70% del budget necessario per creare la struttura, la filiera e la commercializzazione. In previsione c'è l'assunzione di sette persone e la creazione di una filiera con decine di imprese agricole biologiche pugliesi.
«Sono felicissimo - commenta Stefano Caccavari, 29enne fondatore di questa start up - per questo nuovo traguardo. Si tratta del terzo Mulinum che riusciamo ad avviare in meno di 12 mesi dall'apertura dal nostro Mulinum a San Floro, avvenuta il 31 gennaio 2017, e di quello a Buonconvento (in Toscana), formalizzato il 23 maggio del 2017. Il nostro nuovo Mulinum verrà realizzato rispettando i criteri di costruzione in bioedilizia. Puntiamo a trasformare il grano antico Senatore Cappelli e gli altri grani antichi locali pugliesi in farina che, a sua volta, diventerà pane e andrà a dare vita ai prodotti tipici di questo territorio, come i taralli, le friselle e le pucce. Il nostro obiettivo è valorizzare al meglio i grani locali, prodotti dai nostri contadini, remando contro l'importazione dei grani esteri. E il nostro sogno non finisce qui: vogliamo realizzare un Mulinum in ogni regione d'Italia e poi in ogni provincia».
Mulinum ha avuto un'enorme risonanza anche al di fuori dei confini nazionali. Nata nel 2016 a San Floro, alle porte di Catanzaro, a
partire da zero e senza soldi pubblici, l'idea Mulinum ha "affascinato" molte persone. Il 18 settembre 2016 sono iniziati i lavori per realizzare questo progetto, portati a termine in soli quattro mesi. Il risultato è un casolare, pensato e costruito con tecniche di
bioedilizia, che sfrutta solo energia rinnovabile per il funzionamento, capace di produrre grano, farina e prodotti da forno
dolci e salati.