Motore Italia. Intesa Sanpaolo mette in campo 50 miliardi di finanziamenti per le pmi
Da Intesa Sanpaolo nuovo piano per finanziare le pmi
Cinquanta miliardi di euro per sostenere le piccole e medie imprese italiane. Intesa Sanpaolo ha presentato oggi «Motore Italia», il nuovo programma strategico di finanziamenti e iniziative per sostenere l’economia dopo la crisi pandemica. Un intervento complesso per "rimettere in moto" il Paese ed accelerare una duplice transizione, sostenibile e digitale, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.«A distanza di un anno dalle prime misure intraprese per la tenuta dell'economia, Intesa Sanpaolo si conferma fedele alleato delle pmi adottando la misura più idonea e indispensabile per offrire loro maggiore tranquillità finanziaria: l'estensione della durata dei finanziamenti in essere. Da un lato si allunga così l'orizzonte di rientro del debito, dall'altro si consente alle aziende di pianificare investimenti che siamo pronti a sostenere con nuovo credito per 50 miliardi di euro», ha dichiarato Stefano Barrese, responsabile della Banca dei Territori del gruppo. Dall'inizio della pandemia la banca ha erogato 45 miliardi di euro, sostenendo la gestione degli impegni finanziari di breve termine, finanziando la liquidità e intervenendo con la sospensione delle rate e con specifici interventi sui settori più colpiti. «Ora è il momento di fare un passo in più per accelerare insieme il rilancio – ha aggiunto Barrese –, con un impegno orientato a un futuro sostenibile dal punto di vista economico, ambientale, sociale». Intesa Sanpaolo confida che possano essere recepite le indicazioni comunitarie sull’allungamento della durata dei finanziamenti a 15 anni. Il gruppo sta lavorando per spostare la soglia a 20 anni pianificando con ciascuna impresa soluzioni su misura. Una spinta verso la transizione sostenibile arriva dagli interventi a favore dell'efficientamento e della riqualificazione del patrimonio immobiliare. Intesa Sanpaolo ha attivato, fin da agosto 2020, soluzioni per l'acquisto dei crediti fiscali legati al Superbonus previsto dal Decreto Rilancio. In pochi mesi il gruppo ha raccolto richieste da parte delle imprese per oltre 13mila progetti di riqualificazione per un controvalore di 1,8 miliardi di euro, che salgono a 35mila includendo anche le richieste dirette da parte di privati e condomìni.
Per quanto riguarda il clima di fiducia delle imprese, la crisi è giudicata ben più grave di quella finanziaria del 2008-2011, e l'orizzonte temporale per uscirne è medio-lungo: per 4 aziende su 10, ci vorrà un anno prima che la situazione possa normalizzarsi, per altre 4 il periodo sarà anche più lungo, 18 mesi o più, solo 2 su 10 sono più fiduciose. È quanto emerge da una ricerca illustrata dal presidente di Ipsos, Nando Pagnoncelli, nel corso della presentazione di Motore Italia. Di contro a dare tranquillità nonostante il clima di incertezza gli interventi della Ue dal Recovery fund e all'attivismo delle banche centrali. Dopo il crollo del Pil dell'8,9% nel 2020, l'economia italiana dovrebbe segnare un rimbalzo del 3,7% nel 2021 secondo lo studio presentato da Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo. Quest’anno è previsto un graduale ritorno alla normalità con una ripresa più stabile a partire dal terzo trimestre. La leva finanziaria delle imprese è salita ma meno di quanto accadde con la crisi del 2011. In termini di recupero del fatturato, sono ben posizionate le filiere del farmaco e dell'alimentare, insieme ai servizi avanzati. Le misure di policy hanno ridotto il fabbisogno di liquidità e fatto decollare i prestiti alle imprese: nel corso del 2020 il flusso netto di prestiti alle società non-finanziarie è stato pari a 63 miliardi, sostenuto dai prestiti con garanzia pubblica. «Un reale cambio di passo sarà però possibile solo aumentando il livello degli investimenti, soprattutto immateriali, recuperando il gap che si è accumulato nell'ultimo decennio» ha aggiunto De Felice. Soddisfazione per il piano di Intesa Sanpaolo è stata espressa dal vicepresidente di Confindustria Emanuele Orsini: "Benvenuto a Motore Italia, credo sia una grande opportunità per le nostre imprese”.