Lutto. Morto l'economista ed ex ministro Saccomanni
Il presidente di Unicredit Fabrizio Saccomanni è deceduto. Era nato a Roma il 22 novembre del 1942. Ministro dell'Economia nel governo di Enrico Letta, Saccomanni, già direttore generale in Banca d'Italia, era entrato nel board dell'istituto di credito nel novembre del 2017. Ha avuto un malore mentre si trovava in vacanza in Sardegna. Solo ieri aveva partecipato insieme al ceo Jean Pierre Mustier alla conferenza stampa di Unicredit per commentare la semestrale dell'istituto. Laureato in Economia e Commercio alla Bocconi di Milano, si era perfezionato in economia monetaria e internazionale alla Princeton University. Saccomanni ha trascorsa buona parte della sua attività lavorativa in Banca d'Italia, dove era entrato, a soli 26 anni, nell'Ufficio di Vigilanza.
Romano doc, pochi sanno che era un appassionato di sonetti - i suoi preferiti erano i versi di Giuseppe Gioacchino Belli - e che ne scrisse uno ad hoc per dedicarlo a Carlo Azeglio Ciampi, che all'epoca compiva 70 anni. Parliamo di tanti anni fa, quando era nella squadra della Banca d'Italia dove ha svolto gran parte della sua lunga carriera di economista. Era entrato a palazzo Koch nel giugno del 1967 e diventò direttore generale nel 2006. Carica che abbandonò nell'aprile 2013 quando venne chiamato da Enrico Letta a sedere alla scrivania di Quintino Sella. Dall'istituto di via Nazionale a via XX Settembre: è stato ministro dell'Economia fino al 22 febbraio 2014 per poi approdare all'Unicredit. Il suo nome venne fatto con insistenza come successore di Draghi. Anzi fu l'attuale presidente della Bce a segnalare la sua candidatura alla guida della Banca d'Italia. Non approdò alla carica di governatore, ma il suo nome rimase sinonimo di garanzia di rigore dei conti, con un orientamento allo stesso tempo molto aperto ai temi sociali e alle esigenze di crescita. Bocconiano doc, Saccomanni era peraltro molto apprezzato sulla scena internazionale: membro del Consiglio di amministrazione della Banca dei regolamenti internazionali (Bri) e supplente del governatore nel Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea, dal 1970 al 1975 aveva lavorato anche presso il Fondo Monetario Internazionale in un momento chiave per impostare solide relazioni con gli Stati Uniti.