Economia

GOVERNO MONTI. Manovra alla stretta finale Resistenze su Ici e Irpef

sabato 3 dicembre 2011

Il Consiglio dei ministri originariamente previsto lunedì, potrebbe essere anticipato a domenica sera. È quanto si apprende in ambienti di governo. «C'è questa possibilità», ha confermato un ministro, chiedendo di restare anonimo. Anche a palazzo Chigi, a quanto si apprende, la macchina organizzativa è stata avviata per un possibile anticipo della riunione. Al momento, tuttavia, ivari ministri non sono ancora stati convocati.Una manovra "pesante" che imporrà sacrifici a tutti. Ma "equamente ripartiti". Questo, secondo quanto viene riferito da fonti politiche dopo gli incontri a palazzo Chigi, il ragionamento che il premier, Mario Monti, avrebbe fatto alle diverse forze politiche ricevute oggi nell'illustrare i capisaldi della manovra. Le stesse fonti riferiscono anche che il presidente del Consiglio avrebbe confermato loro l'intenzione di anticipare a domani il varo delle misure.Quanto ai contenuti, a preoccupare maggiormente i partiti sarebbero state le norme relative all'Ici, ai ritocchi delle aliquote Irpef e all'eventuale tassa sui beni di lusso. Per le forze politiche finora consultate, infatti, c'è il rischio che con questi interventi si contraggano ulteriormente i consumi senza un vero rilancio per la crescita. Nel pacchetto di misure, tuttavia, il governo avrebbe spiegato alle forze politiche che sono previsti anche provvedimenti a favore dello sviluppo, ma certo la parte più cospicua degli interventi riguarda una stretta e la richiesta di sacrifici. Ma sempre garantendo, e su questo avrebbe insistito molto il premier, l'equità, cioè un contributo richiesto a tutti, in maniera proporzionale. Anche per quel che riguarda le stesse richieste dei partiti: il principio, insomma, sarebbe quello di richiedere ad ogni forza politica di "cedere" su una richiesta.Le forze politiche avrebbero espresso perplessità e preoccupazione, in particolare, sulla possibilità di reintrodurre l'Ici sulla prima casa, chiedendo invece che l'imposta vada a pesare solo sulle seconde e terzecase. Inoltre, altro punto "dolente" per i partiti, è l'aumento delle aliquote Irpef, misura che andrebbe direttamente nel decreto. Il presidente del Consiglio e i ministri che con lui (Passera, Giarda e Fornero) hanno svolto gli incontri, hanno sottolineato la gravità della situazione e la necessità di intervenire subito con misure forti, perché - è stato il ragionamento riferito dalle parti politiche - in gioco non c'è solo l'Italia ma la tenuta stessa dell'Europa.

GLI INCONTRI CON I LEADER POLITICIÈ stato un lungo incontro quello tra il Presidente del Consiglio, Mario Monti, e la delegazione del Pdl guidata dal segretario, Angelino Alfano, per discutere della manovra che il governo si apprestata a varare. Alfano era accompagnato dai capigruppo di Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri. Il colloquio, a Palazzo Chigi, si è protratto per oltre un'ora e mezza. «Sui temi della crescita e dell'austerità la nostra raccomandazione è di stare attenti a che non paghino sempre gli stessi», ha detto Alfano, che ha sottolineato la necessità che sia equa e che pensi alla famiglia. «Assicuriamo al presidente e al governo la nostra vigile solidarietà». Lo ha affermato il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini, al termine dell'incontro tra il Terzo Polo e il premier Mario Monti a Palazzo Chigi. «Evidentemente questa manovra si colloca in un momento molto particolare - ha spiegato il centrista - se non fossimo arrivati a questo momento così drammatico non ci sarebbe stato neanche il Governo Monti». Secondo Casini quindi Monti «deve fare le cose che per lungo tempo sono state rinviate da esecutivi sia di centrodestra sia di centrosinistra». Al Paese invece il compito di comprendere «le ragioni che porteranno a questa manovra».Oltre ai tagli della manovra è necessario procedere ai tagli del costo delle istituzioni e della politica. È quello che ha sottolineato il leader dell'Api Francesco Rutelli in occasione dell'incontro del Terzo Polo a palazzo Chigi con il premier. «È necessario creare per iniziativa parlamentar,e ma in accordo con il governo una sede nella quale possiamo mettere a punto quelle misure attese dall'opinione pubblica e necessarie», ha detto Rutelli.